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Costumi Valdostani Scavati Nel Legno

- Aosta
6 Agosto 2004 - 10 Ottobre 2004
MOSTRA CHIUSA

 
La mostra è organizzata dalla "Finanziaria Regionale Valle d’Aosta S.p.A. (Finaosta S.p.A.)", in collaborazione con la "Compagnia Valdostana delle Acque – Compagnie Valdôtaine des Eaux S.p.A. (C.V.A. S.p.A.)" e con la Regione Autonoma Valle d'Aosta.
La collezione degli altorilievi di Giovanni Thoux è stata presentata per la prima volta nel 1995 alla Chiesa di San Lorenzo di Aosta e recentemente è stata acquisita dalla "Finaosta S.p.A.", al fine di non disperdere questo patrimonio artistico ed etnografico unico.
Questo "corpus scultoreo" viene ora riproposto presso la Centrale idroelettrica di Ma?n.
In questo grandioso lavoro perfettamente realizzato, Giovanni Thoux si rivela un artista che sa essere intenso e allegro, preciso e agile, reale e poetico, che sa come e dove documentarsi, che sa vedere nell’intimo ed esprimere il mondo circostante, sempre con giustezza, spesso con humour, talvolta con ironia. Nei trentuno pannelli esposti, incontriamo tutto un mondo ricco di dettagli, reale e magico nello stesso tempo, traboccante di vitalità, situato con sicurezza nelle diverse aree geografiche, rivisitato artisticamente. Rimaniamo incantati dallo splendore del disegno, dalla maestria dell’altorilievo e dalla poesia dell’interpretazione. Le giovani "gressonare" alla Modigliani, la coppia di Ayas in posizione scattante davanti al rascard secolare, i romantici giovani di La Thuile inseriti nell’elegante lettera del messale, l’allegra coppia di Cogne in un turbinio di merletti, gli sposi di Courmayeur quasi impacciati nella foto nuziale, la giovane di Morgex vezzosamente riflessa nello specchio, la mucca che diventa quasi un animale mitologico nella "bataille des reines" di Saint-Marcel, la ventata di fiori veri che si mescolano a quelli delle cuffie delle giovani di Issime, il petit monde di Arnad che ruota intorno ad una tavola imbandita la cui tovaglia ricamata riassume tutta l’architettura del paese, i costumi di Perloz, protagonisti del bosco, quasi benefici folletti tra i castagni centenari, l'atmosfera quasi surrealista per l'elegante e moderna figura femminile di Valtournenche dal vestito sui toni del lilla, con in lontananza, appena percettibile, la mandria che pascola, non sono che alcuni esempi dello straordinario mondo che l’artista di Verrès ha voluto evocare, filtrandolo attraverso la sua arte sensibile e sapiente e rappresentandolo con una folla di oggetti che sono la genuina testimonianza degli usi e dei costumi di ogni località.
La "C.V.A. S.p.A.", continuando nel suo approccio di apertura alla Comunità delle sue strutture produttive, ha messo a disposizione gli ampi spazi della centrale di Ma?n per l'allestimento della mostra. Il percorso espositivo prevede, proprio a tal fine, l’opportunità di visitare anche la sala macchine, le turbine e gli alternatori della Centrale, risalente al 1926 e ristrutturata nel 2002, con il supporto di pannelli esplicativi del funzionamento, delle caratteristiche e della ristrutturazione dell’impianto.
La scelta della Centrale non è occasionale: la Centrale di Ma?n è stata progettata da Giovanni Muzio, uno dei più importanti architetti italiani del primo novecento, che tra il 1924 e il 1928 progettò in Valle d'Aosta per la “Sip” ben otto centrali di impianti idroelettrici, usando un linguaggio costruttivo "alpino", che fa riferimento, nel caso specifico, al modello dei "castelli". Muzio lega funzione e forma: ciò è evidente soprattutto nella corrispondenza tra lo spartito architettonico degli interni e gli impianti elettrici. La geometria della struttura, delle aperture, dei basamenti, delle macchine e delle "infrastrutture" elettriche compongono un insieme organico coordinato, limpido ed essenziale.
Giovanni Thoux è nato a Verrès, dove risiede, nel 1935. Ha partecipato, dal 1972, a tutte le fiere e mostre concorso che si tengono in Valle d'Aosta e ha vinto numerosi premi. La mostra "Costumi valdostani scavati nel legno" è stata presentata ad Aosta, Torino, Ginevra, Thonon-Les-Bains, Cuneo, Annecy, Liegi e Namur. Ha iniziato come disegnatore industriale rivolgendosi poi alla scultura. Ha adottato una personalissima tecnica di colorazione del legno e scolpisce personaggi fantastici nelle radici. È membro dell’"Académie de Saint-Anselme" di Aosta.
CATALOGO ESAURITO



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