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Glaçons dans la gorge de Saumont
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Ouvriers chargés du contrôle des lignes électriques de la centrale
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Travaux de construction du réservoir d’Isollaz
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Canal de dérivation de la centrale électrique de l’Ansaldo
en construction
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L'Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta comunica che martedì 19 aprile 2016, alle ore 18.00, presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta, sarà inaugurata la mostra fotografica Au fil de l’eau. L'homme, l'eau et le territoire en Vallée d'Aoste entre XIXe et XXe siècle.
L’esposizione, nata dalla collaborazione tra la Struttura attività espositive e il Bureau régional ethnologie et linguistique, raccoglie circa sessanta immagini fotografiche realizzate da alcuni dei più noti fotografi valdostani del nostro recente passato, da Jules Brocherel a Émile Bionaz, da René Willien a Grat Éloi Ronc, per citarne solo alcuni. Le immagini, selezionate a partire dalle stampe fotografiche di alcune mostre realizzate in passato, quali Rus et barrages (2001) e L’eau apprivoisée (2003), e integrate con materiali fotografici presentati per la prima volta al pubblico, descrivono il tema dell’acqua nel duplice aspetto di ostacolo da superare e risorsa da utilizzare, testimoniando i suoi molteplici utilizzi e la relazione che lega l’uomo al territorio della Valle d’Aosta. Ampio spazio è dedicato alle fotografie che documentano la costruzione di ponti, essenziali per le vie di comunicazione, alcuni dei quali sono capolavori di ingegneria antica, tra cui il noto ponte-acquedotto di Pont-d’Aël a Aymavilles, e quello di Pont-Saint-Martin.
Una sezione dell’esposizione riguarda il ponte di Introd, che con i suoi ottanta metri di altezza risulta essere il più alto della Valle d’Aosta, di cui quest’anno ricorre il centenario della costruzione.
Nel percorso espositivo alcune fotografie sono legate alle opere di irrigazione e ai sistemi di canalizzazione, i ru (dal latino rivus): basti ricordare il ru Cortot, costruito tra la fine del Trecento e i primi decenni del Quattrocento, che consentiva il trasporto dell’acqua dalla Valle D’Ayas a Saint-Vincent, fondamentale in periodi di siccità. La mostra, inoltre, è corredata da oggetti etnografici di proprietà regionale utilizzati in ambito agricolo per convogliare l’acqua e da alcune suggestioni sui riti religiosi legati all’acqua, quali le processioni rogatorie per invocare la pioggia e propiziarsi un buon raccolto.
La mostra Au fil de l’eau - afferma l’Assessore Emily Rini – intende offrire ai valdostani e ai turisti uno spaccato della Valle d’Aosta e del suo straordinario territorio alpino tra XIX e XX secolo, nella consapevolezza che la nostra identità culturale passa attraverso la conoscenza della nostra storia e delle nostre tradizioni, di cui il patrimonio fotografico ci offre una preziosissima testimonianza.
L’esposizione Au fil de l’eau. L'homme, l'eau et le territoire en Vallée d'Aoste entre XIXe et XXe siècle, è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese, edito dalla Tipografia Valdostana, posto in vendita in mostra al prezzo di 10 euro. La mostra, con ingresso gratuito, resterà aperta fino al prossimo 29 maggio 2016 con il seguente orario: tutti i giorni dalle 9 alle 19.
Per informazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura
Regione autonoma Valle d’Aosta
tel. +39.0165.275902 e 0165.274401
www.regione.vda.it
u-mostre@regione.vda.it
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