Scheda Esposizione

 Scheda dell'esposizione  Catalogo  Sede espositiva

Leonard Freed. Io amo l’Italia

Centro Saint-Bénin - Aosta
20 Maggio 2016 - 20 Settembre 2016
Orario 9.00/19.00 – Tutti i giorni
Ingresso: 6 euro intero, 4 euro ridotto.

Napoli, 1956

Napoli, 1956

Napoli, 1956

Napoli, 1956

Roma, 1958

Roma, 1958

Sicilia, 1974

Sicilia, 1974

Sicilia, 1975

Sicilia, 1975

 
L’Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta comunica che l’Assessore Emily Rini inaugura venerdì 20 maggio 2016, alle ore 18, al Centro Saint-Bénin di Aosta, la mostra Leonard Freed. Io amo l’Italia che presenta una ricca selezione di immagini scattate dal fotografo americano in diverse località italiane, dalla metà del Novecento agli inizi del nuovo secolo.

La rassegna di Aosta, proposta dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, è curata da Enrica Viganò in collaborazione con il Leonard Freed Archive e presenta al pubblico cento fotografie, tra vintage e modern print, che compongono una sorta di diario degli oltre quarantacinque soggiorni compiuti dal fotografo statunitense in Italia, terra con la quale intrattenne un rapporto che lui stesso definì “una storia d’amore”. L’Assessorato regionale, confermando il suo impegno nel sostenere la proposta culturale del territorio con un evento di richiamo, prosegue così nell’offerta di approfondimenti sulla cultura fotografica, dopo le esposizioni sui grandi nomi della fotografia del Novecento, tra cui le mostre dedicate ad André Villers (2008), Mario De Biasi (2012), Elliott Erwitt (2012), Pepi Merisio (2013) e Gian Paolo Barbieri (2014).

«Con questa affascinante esposizione – dichiara l’Assessore Emily Rini – l’Assessorato dell’Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta intende offrire al pubblico un evento espositivo di qualità e un omaggio alla fotografia d’autore. Sono certa che questa iniziativa culturale appassionerà il pubblico di residenti e di turisti che frequentano la Valle d’Aosta nella stagione estiva, consentendo loro un tuffo nella fotografia internazionale del XX secolo, grazie al nome di Leonard Freed, nella cornice del Centro Saint-Bénin di Aosta. La mostra, inoltre, è un poetico omaggio al nostro Paese e alla sua straordinaria bellezza».

La selezione di scatti di Leonard Freed (New York, 1929 – 2006), dal 1972 membro della celebre agenzia Magnum Photos, spazia dagli esordi alla maturità, abbracciando le tappe della sua prestigiosa carriera.

Attraverso immagini analogiche rigorosamente in bianco e nero, il pubblico è invitato a cogliere il lato più commovente di Freed, capace di ritrarre la nostra società senza stereotipi e con grande sensibilità ed umanità. Quando, tra il 1952 e il 1958, mosso dall’interesse per l’arte, compie i primi viaggi in Europa, Freed scopre la passione per la fotografia e viene conquistato dall’Italia, un Paese con cui entra in contatto dapprima nella Little Italy di New York e che diventa presto luogo di ricerca interiore e campo di osservazione, in cui “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana delle gente”. Più che per l’arte, l’architettura o il paesaggio, l’amore di Freed è per gli italiani. Il fotografo è affascinato dalla vita della gente comune, dal calore e dalla spontaneità della componente umana, sia essa rappresentata dai lavoratori siciliani, dai soldati seduti su un ponte a Firenze o dagli aristocratici veneziani e romani. Il suo punto di vista rivela attraverso la fotografia le condizioni socio-economiche di un intero paese e coglie l’interiorità dei soggetti ritratti, svelandone la storia. La ricerca di Leonard Freed, sensibile all’antropologia culturale e all’indagine etnografica, scaturisce dalla necessità di ritrovare il senso delle proprie origini attraverso lo studio di comunità tradizionali. Lo stesso Freed, infatti, affermava: «Sono come uno studente curioso, che vuole imparare. Per poter fotografare devi prima avere un’opinione, devi prendere una decisione. Poi quando stai fotografando, sei immerso nell’esperienza, diventi parte di ciò che stai fotografando. Devi immedesimarti nella psicologia di chi stai per fotografare, pensare ciò che lui pensa, essere sempre molto amichevole e neutrale.» E ancora: «Voglio una fotografia che si possa estrapolare dal contesto e appendere in parete per essere letta come un poema».
Figura di spicco nel panorama della fotografia del Novecento, Freed negli anni ’60 ha presentato le sue opere alla mostra collettiva The Concerned Photographer con Werner Bischof, Robert Capa, André Kertész, David Seymour e Dan Weiner.

La mostra Leonard Freed. Io amo l’Italia è corredata da un volume italiano-inglese, riccamente illustrato, edito da Admira Edizioni nel 2011, che potrà essere acquistato in mostra al prezzo speciale di 34 euro.

L’esposizione resterà aperta sino al 20 settembre 2016 (orario 9-19, tutti i giorni).
Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro intero, 4 euro ridotto; 3 euro per i soci del Touring Club Italiano e Alpitur; entrata gratuita per i minori di 18 anni e per le scuole. Sarà inoltre possibile acquistare un abbonamento con la mostra Enrico Baj. L’invasione degli ultracorpi, in corso dall’11 giugno 2016 al Museo Archeologico Regionale di Aosta al costo di 10 euro intero e 6 euro ridotto.

Per informazioni:
Regione autonoma Valle d’Aosta
Assessorato Istruzione e Cultura, Attività espositive: tel. 0165.274401
u-mostre@regione.vda.it
Centro Saint-Bénin: tel. 0165.272687
www.regione.vda.it



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