Documentazione fotografica

 

LUCE DIFFUSA, LUCE RADENTE E FLUORESCENZA UV

La tecnica

Le riprese fotografiche in luce diffusa e in luce radente consentono di acquisire rispettivamente immagini in grado di documentare lo stato di conservazione di un manufatto, prima e dopo gli interventi conservativi, e di evidenziare la morfologia della superficie rendendo di più facile lettura i dettagli meno evidenti in una ripresa fotografica classica.

Le fotografie in luce diffusa sono normalmente eseguite ricreando, anche artificialmente, condizioni di illuminazione standard che rendano al meglio leggibile l'opera di interesse.

Le riprese fotografiche in fluorescenza ultravioletta (UV), invece, vengono acquisite impiegando una particolare lampada che consente di mettere in evidenza dettagli non individuabili in luce visibile, permettendo una preliminare discriminazione tra materiali differenti.

 

Applicazioni

Tra le tecniche di indagine applicate ai beni culturali le riprese fotografiche costituiscono un'attività indispensabile sia a fini documentativi sia come supporto per un'interpretazione più completa dei risultati ottenuti con altre tecniche diagnostiche. La fotografia costituisce il primo passo per esaminare un’opera d’arte con l'obiettivo di ottenere informazioni oggettive e stabilire lo stato di conservazione.

La documentazione UV è fondamentale per lo studio preliminare di un oggetto e per  documentare nel tempo gli interventi. Ad esempio, sulle policromie si utilizza principalmente per indagare la presenza di vernici e protettivi, ma anche residui di missioni per l’oro e di restauri precedenti. Inoltre, è impiegata per la differenziazione di materiali pittorici, pigmenti e leganti.

 

Strumentazione

Macchina fotografica digitale Canon EOS 100D, sorgenti luminose, Lampada di Wood, filtri.

 

In breve

Portatile, non invasiva, imaging, rapida, di superficie.

 

 


 

 

 

MICROSCOPIO DIGITALE PORTATILE

La tecnica

L’utilizzo di un microscopio digitale portatile permette un’osservazione diretta della morfologia della superficie di un manufatto.

Il microscopio portatile permette di ingrandire l’area osservata al fine di evidenziare qualitativamente eventuali incoerenze o caratteristiche superficiali e acquisire immagini fotografiche ad alta risoluzione come documentazione. 

 

Applicazioni

Documentazione fotografica di dettaglio delle caratteristiche morfologiche della superficie del manufatto, supporto per la valutazione delle diverse fasi di un intervento conservativo: dalla pulitura alla stesura di protettivi.

 

Strumentazione

LUMENERA SCIENTIFIC, Blue Eye Infinity 1-3C.  

 

In breve

Portatile, non invasiva, imaging, rapida, di superficie.

 

 



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