Paysage notre image
Nel Comune di La Salle i bambini della scuola elementare si sono divertiti a giocare con il paesaggio.
PAESAGGIO COME GIOCO
di Adriana Sorrentino
"…La Salle si riconosce dal campo di calcio senza reti…"
È questo il segno di riconoscimento che alcuni bambini della scuola elementare di La Salle hanno dato del loro comune, ad una manifestazione che si è tenuta a settembre nell'ambito di un progetto Interreg IIC.
In questa circostanza il paesaggio è diventato gioco.
Gli alunni della quinta elementare sono stati coinvolti con una caccia al tesoro a riflettere sui cambiamenti avvenuti nel loro paesaggio, nella convinzione che la sua comprensione e valorizzazione deve avvenire mediante un confronto con i "proprietari del futuro". Essi si sono confrontati con fotografie dell'inizio secolo che ritraggono il loro comune, le loro case, i loro luoghi di appartenenza, a volte divenuti irriconoscibili.
Gli scolari si sono divertiti a trovare le differenze tra vecchie e nuove fotografie, a cercare case trasformate dalle ristrutturazioni, dando giudizi su ciò che è avvenuto con la semplicità, la genialità e l'innocenza che è caratteristica dei bambini di quest'età.
Nella definizione che essi stessi hanno provato a tracciarne, il paesaggio è sentito come coincidente con l'ambiente, definito come "tutto ciò che ci circonda", con una particolare attenzione per "… gli animali, i castelli e i bambini…"; senza trascurarne l'aspetto visivo, l'accezione di panorama come "..la vista dal lago D'Arpy…".
Ad un extraterrestre che chiede loro di descrivergli il comune, per riconoscerlo nel caso volesse andare a trovarli, hanno elencato tutto ciò che dall'alto è riconoscibile: i campanili delle due chiese del capoluogo, la torre di Chatelard e il grande albergo appena costruito. I bambini invece che hanno pensato che "…La Salle si riconosce dal campo di calcio senza reti…" denunciano probabilmente una mancanza, ma nello stesso tempo la individuano come un segno distintivo nei confronti dei comuni limitrofi. Altri invece dopo avere elencato una serie di servizi nel loro paese come "…la scuola, la casa famiglia, la gelateria…" invitano l'extraterrestre ad abbassarsi "…così vedrai meglio, ci sono molti alberi e anche molte stalle…"
La differenza più facilmente rilevata è stato sicuramente l'aumento diffuso del bosco, ma anche i nuovi tralicci delle reti elettriche, la maggior presenza di abitazioni, la costruzione di molte strade e in particolare dell'autostrada.
Ad una volpe che torna nei boschi di La Salle dopo un lungo viaggio, raccontano che troverà "…più vegetazione, più abitazioni, l'autostrada, i pali elettrici…" ma anche "…più animali, più buche dei cinghiali, più tombini, più scavi dei tassi, più smog…" e "…più caldo perché nel 2000 fa più caldo…".
Con questa "caccia al paesaggio" i bambini hanno fornito prova di abilità nel riscontrare cambiamenti che ai loro padri e ai loro nonni spesso non sono visibili (gli stessi genitori presenti alla premiazione si sono stupiti sia dei cambiamenti avvenuti che della capacità dei bambini nel riconoscerli); hanno denunciato mancanze che per loro sono importanti e su cui dovremmo riflettere; o semplicemente hanno saputo segnalare piccole trasformazioni che spesso a noi sfuggono.
Giocando tra le fotografie di ieri e il paesaggio di oggi ci hanno descritto nuove prospettive, raccontandoci punti di vista interessanti, tutto all'insegna del gioco, con la prospettiva di una festa il giorno seguente, accompagnata da un premio, un pasticcino e un bicchiere di aranciata.
Ci siamo divertiti, noi e loro, confrontando insieme i diversi punti di vista, ascoltando le discussioni sulle differenze tra le case di oggi e quelle di ieri, notando particolari che ci erano sfuggiti.
Ci siamo divertiti affrontando un concetto, quello di "paesaggio", che può sembrare difficile e sfuggente, e scoprendo invece che può diventare un bel gioco . Basta essere disponibili e curiosi, come i bambini.
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