LE POLITICHE TERRITORIALI DELL'UNIONE EUROPEA. ESPERIENZE, ANALISI, RIFLESSIONI.
A cura di U. Janin-Rivolin - Ed. Franco Angeli, Milano 2000.
L'assunzione del principio comunitario della "coesione economica e sociale", dopo la metà degli anni '80, si pone all'origine di un interesse crescente delle istituzioni europee per l'opportunità e la praticabilità di politiche territoriali e urbane di scala continentale. All'elaborazione di documenti d'intento programmatico, dei quali lo Schema di sviluppo dello spazio europeo rappresenta l'esperienza più significativa, ha fatto seguito la messa a punto di iniziative d'intervento strutturale finalizzate, come nei casi di Interreg e di Urban, alla cooperazione transeuropea per lo sviluppo territoriale e alla rivitalizzazione delle città europee.
L'esigenza di politiche mirate alla coesione del territorio europeo si confronta con esperienze applicative in rapida maturazione ma, nel complesso, ancora incerte. Le maggiori incertezze sembrano dipendere dalla difficoltà di dare corpo nei diversi contesti nazionali e regionali a pratiche innovative di programmazione e d'intervento in campo territoriale che, per risultare efficaci, esigono una piena partecipazione delle parti interessate alla definizione di obiettivi comuni.
Il volume, nella varietà delle esperienze, delle analisi e delle riflessioni che presenta, offre un'illustrazione dei programmi e degli strumenti d'intervento sul territorio e nelle città adottati in anni recenti dall'Unione europea, con l'obiettivo di esplorarne le logiche di fondo, le pratiche operative, i primi esiti conseguiti e le prospettive di evoluzione più attendibili.
SVILUPPO SOSTENIBILE IN INTERNET
È sorprendente scoprire la enorme quantità di materiale che viene inserito in rete ed aggiornato continuamente da parte dei soggetti più svariati in materia di sviluppo sostenibile. Per rendersene conto è sufficiente inserire la voce in un qualsiasi motore di ricerca e poi scegliere qua e là tra gli innumerevoli siti individuati. Se poi pensiamo che, oltre alla voce "sviluppo sostenibile", possiamo richiedere anche "développement durable" o altre equivalenti ci rendiamo subito conto che le nostre possibilità di informazione e aggiornamento diventano davvero ampie.
Dopo aver gironzolato per un bel po' tra siti più o meno interessanti ci pare opportuno segnalarne alcuni che si rivelano particolarmente ricchi di informazioni, primo tra tutti il sito della Comunità europea www.europa.eu.int. All'interno del sito, sotto "sistemi di ricerca" è possibile richiedere la voce "sviluppo sostenibile"; ci si potrà così informare in modo completo ed aggiornato sulla legislazione comunitaria in vigore ma anche su varie iniziative come ad esempio "città europee sostenibili" o "scenario 2010, cinque futuri possibili per l'Europa". Sempre nello stesso sito è poi possibile consultare un ampio documento intitolato "il futuro del pianeta" in cui si tratta di Agenda 21, di globalizzazione e anche di come i principi teorici dello sviluppo sostenibile possano tradursi in comportamenti quotidiani da parte dei cittadini.
Dall'Europa alle regioni: è interessante curiosare tra i siti delle regioni italiane per vedere in che modo il tema viene affrontato localmente. Scopriamo così che nel sito del Piemonte vi sono pagine aggiornate sulla recente alluvione e sui piani di ricostruzione; in quello dell'Umbria si trovano pagine sulla difesa del suolo, sullo smaltimento dei rifiuti, sui trasporti. Particolarmente ben strutturato è il sito della regione Liguria www.regione.liguria.it , dove la voce Territorio e Ambiente è trattata con abbondanza di informazioni sia di carattere generale sul territorio, sui parchi, sui possibili itinerari escursionistici, sia sugli impegni della regione in materia ambientale tra cui, molto importanti, Agenda 21 regionale e piano territoriale paesistico.
Il 20 ottobre 2000 a Firenze, in occasione della conferenza ministeriale sulla protezione del paesaggio, diciotto stati membri hanno sottoscritto la "Convenzione europea del paesaggio" adottata lo scorso luglio dal Consiglio d'Europa.
L'idea di avere un nuovo strumento di indirizzo destinato a una migliore gestione e protezione dei paesaggi europei è una iniziativa del Congrès des pouvoirs locaux et régionaux du Conseil d'Europe che risale al 1994 ed ha ottenuto il sostegno politico dell'assemblea parlamentare e del Consiglio dei ministri. Questo nuovo strumento di governo sarà flessibile e si applicherà ai paesaggi secondo le loro caratteristiche specifiche. La convenzione riguarda infatti tutto il territorio: spazi naturali, paesaggi rurali, urbani e sub-urbani, spazi terrestri, acque interne e marittime; considera sia i paesaggi di rimarchevole valore sia quelli ordinari o degradati. È prevista l'adozione a livello locale, regionale, nazionale e internazionale di politiche e misure di protezione, gestione e pianificazione, che vanno dalla stretta conservazione ad interventi nuovi anche forti; tali politiche sono basate su un'idea dinamica di paesaggio e su una filosofia che riconosce al paesaggio stesso un ruolo di elemento costitutivo dell'identità dei popoli e di connotazione della qualità della loro vita.
La convenzione sottolinea l'importanza della partecipazione del pubblico alle decisioni sulla protezione del paesaggio, soprattutto a livello locale, e propone delle misure tese a promuovere la formazione di personale specializzato, la formazione pluridisciplinare dei professionisti sia dei settori pubblici sia di quelli privati, l'attuazione di corsi scolastici e universitari sul valore del paesaggio e sulle questioni attinenti la loro tutela e pianificazione. A livello di cooperazione europea, la convenzione prevede l'impegno delle Parti a collaborare per fornirsi reciproca assistenza tecnica e scientifica, per lo scambio di esperienze, informazioni e personale specializzato, oltre a un monitoraggio dell'applicazione della convenzione.
Infine è previsto un premio per il paesaggio con il quale il Consiglio d'Europa intende conferire un riconoscimento a quelle autorità locali e regionali che si sono dimostrate efficaci sul lungo termine nel campo della tutela, gestione e pianificazione del territorio e che possono pertanto servire di esempio alle altre realtà territoriali.