Il concetto di sostenibilità ha la sua radice nel corretto uso delle risorse e, tra queste, di fondamentale importanza è l'energia, che permea tutti i settori di attività umana. La disponibilità di energia, il costo e l'impatto che le scelte energetiche causano all'ambiente sono tra i fattori che influenzano lo sviluppo di una comunità.
Attualmente, alla base del costo di una fonte energetica, incidono unicamente la sua relativa disponibilità e gli oneri per renderla disponibile sul mercato. Mancano completamente tutti i costi aggiuntivi dovuti alle ricadute ambientali dovuti al suo utilizzo. Questo comporta che, ad esempio, le fonti energetiche da fonte fossile risultino ancora poco costose (nonostante i recenti notevoli rincari!) e conseguentemente vengano utilizzate ampiamente. È peraltro noto che tali fonti, oltre ad essere disponibili solo per tempi limitati (agli attuali ritmi di consumo e ipotizzando una crescita dei consumi nei paesi in via di sviluppo, i giacimenti conosciuti consentirebbero di soddisfare i fabbisogni sino al 2100), d'altra parte comportano decisi impatti negativi sull'ecosistema (inquinamento, alterazioni climatiche).
Le scelte energetiche devono quindi essere dettate secondo due direttrici principali:
- uso razionale dell'energia
- impiego delle fonti rinnovabili
e, come "collante" di tutte le azioni, il risparmio energetico.
L'uso sostenibile dell'energia dovrebbe diffondersi con alla base i concetti del risparmio energetico, perché, qualunque sia la fonte di energia, uno spreco è sempre negativo; si devono perciò intraprendere azioni volte al risparmio energetico, non soltanto per "risparmiare" i combustibili fossili, ma per ridurre i consumi.
Il risparmio interessa tutta la filiera energetica, dalle abitazioni, all'illuminazione, ai mezzi di trasporto. Nella tabella sul risparmio energetico sono riportati alcuni esempi per i principali settori di interesse.
L'uso razionale dell'energia, abitualmente correlato al concetto di risparmio energetico, deve essere inteso come migliore sfruttamento delle risorse in rapporto alla finalità del loro utilizzo. Si deve infatti pensare che l'energia può essere trasformata, a fronte di perdite, da una forma all'altra : ad esempio, una centrale idroelettrica permette di trasformare un'energia potenziale (acqua in quota) in elettricità. Ad ogni forma di energia dovrebbe sempre essere associato un indicatore di qualità : questa sarà tanto più elevata quanto minori saranno le perdite per la sua conversione in altre forme. In questo senso l'energia elettrica rappresenta il valore massimo, mentre il calore, in forma del quale si presentano le perdite, è la forma più degradata. Un uso razionale dell'energia significa quindi utilizzare tutte le fonti impiegando al meglio le loro potenzialità, evitando, ad esempio, di utilizzare la corrente elettrica per produrre calore (acqua calda).
Nell'ottica di un uso intelligente delle risorse energetiche si colloca lo sfruttamento delle risorse rinnovabili. Queste, almeno allo stato attuale della tecnologia, non possono sostituire totalmente i prodotti petroliferi, ma possono proficuamente rimpiazzarli o integrarli in diverse applicazioni.
La caratteristica principale delle fonti rinnovabili è la loro dispersione: questa è contemporaneamente punto di forza, in quanto in tutte le località si possono sfruttare l'energia solare ed eolica, ed elemento limitante, in quanto la "concentrazione" di energia è ridotta. Per meglio utilizzare le fonti rinnovabili, però, anziché realizzare grandi impianti che prevedono strutture molto ampie e costose è opportuno orientarsi su una produzione di più modesta taglia, con un utilizzo diretto, nelle zone più idonee. L'energia rinnovabile deve essere prodotta ed utilizzata sul posto evitando le perdite, i costi e le incidenze sull'ambiente per il trasporto. Un notevole impegno deve essere profuso nella ricerca delle soluzioni migliori per ogni singola fonte: così ad esempio mentre nelle zone dell'adret si potrebbero impiegare i collettori solari per produrre acqua calda sanitaria o integrare il riscaldamento, nelle aree in prossimità di boschi si dovrebbero utilizzare i residui forestali e in alcune zone particolarmente ventose potrebbero essere installati generatori eolici. Un problema non trascurabile di alcune tipologie di impianti, principalmente quelli solari ed eolici, è rappresentato dalla necessità di installare i dispositivi all'esterno, con possibili effetti negativi dal punto di vista dell'impatto visivo. Una accurata progettazione dell'inserimento e la scelta di captatori meno "visibili" riescono ad attenuare il problema, ma sicuramente non ad eliminarlo. Diventa inoltre estremamente importante definire quale aspetto dell'impatto sull'ambiente tutelare maggiormente: da una parte la presenza localizzata di elementi antiestetici, dall'altra la consueta utilizzazione dei combustibili fossili cui conseguono le modificazioni climatiche generate dalle emissioni inquinanti.
Infine è interessante sottolineare una peculiarità degli impianti alimentati da energie rinnovabili: l'utilizzo delle fonti energetiche sempre disponibili localmente consente di evitare "black out" improvvisi dovuti all'impossibilità dei rifornimenti o al danneggiamento delle reti di distribuzione. Un esempio di quanto può capitare si è rivelato in occasione della recente alluvione: si sono verificati dei guasti alla rete elettrica di alimentazione di interi paesi, i quali sono sprofondati nella più completa oscurità. In queste condizioni una seppur minima illuminazione, ad esempio tramite lampioni fotovoltaici, è fondamentale per consentire sia l'evacuazione più rapida che l'arrivo dei soccorsi più agevole. Questi lampioni essendo autonomi garantiscono l'illuminazione in ogni occasione, e pertanto una loro installazione è giustificabile non soltanto per il risparmio energetico che si ottiene ma soprattutto per la maggiore sicurezza che ne deriva.
RISPARMIO ENERGETICO
settore esempio
Edilizia isolamento di pareti, pavimenti, solai, tetti
installazione di serramenti dotati di vetrocamera
Elettrodomestici disposizione degli elettrodomestici (es. il frigorifero lontano da sorgenti di calore)
uso migliore degli elettrodomestici (es. avviare la lavatrice solo a pieno
carico, spegnere gli apparecchi quando non sono utilizzati)
sostituzione con apparecchi più efficienti (classe energetica A o B)
Illuminazione sostituzione di lampadine ad incandescenza con lampade fluorescenti
elettroniche compatte
installazione di timer, interruttori crepuscolari, sensori di presenza
Riscaldamento interventi di manutenzione sui generatori di calore
installazione di cronotermostati
installazione di valvole termostatiche sui radiatori
sostituzione della caldaia con apparecchi ad alto rendimento o a
condensazione
Veicoli evitare le brusche accelerazioni e la guida "sportiva"
limitare l'uso di portapacchi, portasci
rispettare le pressioni di gonfiaggio dei pneumatici
Rifiuti utilizzare la raccolta differenziata
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GLI INCENTIVI
Il Piano Energetico Regionale è orientato nella direzione di incentivare l'utilizzo delle energie pulite: al primo posto, a livello strategico, vi è lo sfruttamento dell'energia idroelettrica. Ad un livello più basso, ma che investa una maggiore diffusione sul territorio, è previsto l'impiego ragionato delle fonti rinnovabili. Proprio per favorirlo ed incentivare la conversione degli impianti nel settore dell'edilizia residenziale, è operativa una legge che consente l'erogazione di un contributo in conto capitale qualora si utilizzino delle fonti rinnovabili per la produzione di calore, per l'illuminazione di aree esterne e per la produzione di energia elettrica.
Nel settore della climatizzazione degli edifici sono finanziabili tutti gli interventi volti a produrre calore con fonti rinnovabili. Gli impianti ammissibili a contributo sono, ad esempio, i collettori solari, le caldaie e le stufe a legna, le pompe di calore, i sistemi solari passivi (serre solari, "muri Trombe"), il cui dimensionamento sia comunque tale da garantire la copertura di almeno il 50 % del fabbisogno di calore. Per questi interventi il contributo può giungere al 50% della spesa.
Per quanto riguarda l'illuminazione di aree esterne e la produzione di energia elettrica è ammessa al contributo l'installazione di sistemi fotovoltaici con percentuali di contributo rispettivamente del 60% e dell'80%.
Gli interventi per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili possono infine godere di ulteriori incentivi a livello statale: tra questi sicuramente interessante è la possibilità di detrarre il 36% della spesa dalla denuncia dei redditi, oltre all'aliquota IVA agevolata del 10% per gli impianti solari termici e fotovoltaici.
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LE FACCE DEL SOLE
L'energia proveniente dal sole può essere sfruttata secondo due tecnologie differenti: la prima definita solare termico, destinata alla produzione di calore, impiega i collettori solari che trasformano fino all'80% dell'energia; la seconda, volta alla produzione diretta di energia elettrica - più propriamente denominata fotovoltaica - utilizza, per la conversione, dei pannelli capaci di fornire circa il 10-15% dell'energia incidente.