Dopo la pubblicazione speciale dedicata al tema dalla valutazione ambientale strategica (VAS), con questo numero della rivista si riprende il percorso attraverso le Comunità Montane valdostane, con approfondimenti su specificità e caratteristiche del territorio e delle proprie attività. Il presente numero è dedicato alla Comunità Montana del Grand Combin, situata nella parte settentrionale della nostra regione, al confine con la Svizzera, e caratterizzata sin dai tempi più antichi da scambi commerciali e culturali con questa nazione transalpina. È quindi indubbia la valenza di comunicazione viaria del territorio coinvolto, nel quale sono presenti l’“antico” Colle del Gran San Bernardo e il più recente Tunnel omonimo, che garantisce da quasi 50 anni una comunicazione regolare anche durante il periodo invernale. Proprio al Colle è dedicato un approfondimento storico-archeologico, nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera INTERREG per valorizzare il Plan de Jupiter.
L’attuale importante transito veicolare di persone e merci, oltre che in termini di sicurezza, comporta impatti a livello ambientale, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria che è oggetto di monitoraggio da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. In tal modo viene fornita al pubblico un’informazione puntuale sulla situazione sia in stretta prossimità dell’asse stradale sia in aree più remote. Ma la valenza di territorio di transito non si esaurisce all’ambito strettamente turistico-commerciale, in quanto nella Comunità Montana del Grand Combin passa anche la storica Via Francigena, percorsa per secoli da numerosi pellegrini, e oggetto del nostro itinerario. Questa Comunità Montana si caratterizza anche per una serie di iniziative virtuose in ambito ambientale, che hanno consentito l’acquisizione della certificazione ambientale da parte del Comune di Gignod e l’adozione del Piano di Sviluppo Locale, che ha comportato l’elaborazione di una serie di progetti in fase di attuazione o di prossima realizzazione. Da segnalare anche iniziative improntate al rispetto della sostenibilità ambientale, quali quelle per le energie rinnovabili e il loro delicato inserimento in contesti di elevata valenza naturale e paesaggistica. Un particolare approfondimento sulle dinamiche del bilancio idrico in relazione agli effetti del cambiamento climatico, viene sviluppato per il bacino di Place Moulin. In ultimo, ma non per importanza, è da sottolineare il nuovo ed innovativo sistema per la raccolta dei rifiuti adottato da questa Comunità Montana, improntato su un forte senso di responsabilità dei cittadini: il principio delle direttive europee “chi inquina paga” si tradurrà nel calcolo ad personam della tariffa rifiuti in funzione dei quantitativi effettivi di rifiuto indifferenziato che il cittadino produce.
Non manca infine uno sguardo sull’architettura rurale, che trova in questa Comunità Montana esempi degni di approfondimento e considerazione.
Buona lettura!