La gestione razionale dei rifiuti, nella nostra epoca, è una delle maggiori problematiche che le comunità si trovano a dover affrontare, assieme ai cambiamenti climatici e alle restrizioni delle fonti energetiche. L'obiettivo, che ormai da parecchi anni viene perseguito, all'inizio in modo non così incisivo ma poi, passo dopo passo, con sempre maggiore impegno, è quello di puntare ad uno sviluppo sostenibile, con interventi che comincino a coinvolgere le comunità locali estendendo gradualmente le esperienze positive in un ambito sempre maggiore. Non sarà così un'utopia pensare di lasciare alle generazioni future un mondo migliore, più vivibile e, soprattutto, non “soffocato” dai rifiuti. In effetti, se si pensa allo smaltimento dei rifiuti solo 60 anni fa, oggi si resta letteralmente esterrefatti. I volumi di smaltimento sono cresciuti a dismisura per un uso dissennato degli imballaggi, siano essi piccoli o di grandi dimensioni: tutti i prodotti per motivi di igiene, di sicurezza, di fragilità del manufatto sono impacchettati sino alla paranoia, con la conseguenza che, oggi, i rifiuti e il loro smaltimento sono un problema che le Amministrazioni devono affrontare con tempestività e con metodi adeguati. In questo contesto, la Comunità Montana del Grand Combin, gestore dei rifiuti per conto dei Comuni del comprensorio, dal 1999 si è distinta per la scelta effettuata: efficiente e ben inserita nell’ambiente. La struttura amministrativa ha avviato, nel 2007, nei comuni di Bionaz, Etroubles e Oyace, un servizio sperimentale di raccolta rifiuti, che, visto il successo ottenuto, è stato esteso nel 2010 a tutti gli altri comuni: non più immondizia debordante dai cassonetti con un impatto visivo ed olfattivo decisamente pessimo, ma contenitori in legno chiusi ermeticamente e parzialmente interrati. Occorre ricordare che le normative vigenti, nazionale e regionale, stabiliscono l'obbligo dell'incremento della raccolta differenziata. Per questo, in Valle d'Aosta, la legge regionale numero 31 del 2007, detta disposizioni in materia di gestione dei rifiuti in conformità, appunto, all'obiettivo primario, a tutti i livelli, dalle piccole comunità alle nazioni, di promuovere livelli di qualità della vita che assicurino la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni dell'ambiente e l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con particolare riferimento al Decreto legislativo del 3 aprile 2006, numero 152, recante norme in materia ambientale. La Regione costituisce Autorità di ambito territoriale ottimale unico (ATO) per le fasi di smaltimento e recupero finale dei rifiuti urbani. Le Comunità Montane e il Comune di Aosta costituiscono Autorità di sotto ambito territoriale ottimale (subATO) per le fasi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani. Oltre ad assicurare lo svolgimento regolare del servizio, in ogni subATO devono essere raggiunti obiettivi di raccolta differenziata e di valorizzazione dei rifiuti urbani, quali:
• 50% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2009;
• 60% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2011.
Il mancato conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata comporta l'applicazione, a carico delle autorità di SubATO, di un'addizionale del 20 per cento al tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, istituito ai sensi dell'articolo 3 della legge del 28 dicembre 1995 numero 649 recante Misure di razionalizzazione della finanza pubblica. Ma ritorniamo a quanto detto all'inizio, sul servizio sperimentale di raccolta dei rifiuti avviato dai Comuni di Bionaz, Etroubles e Oyace, nella Comunità Montana del Grand Combin. La sperimentazione ha avuto esito positivo, e questo fatto ha permesso di raggiungere nei tre comuni una percentuale di raccolta differenziata pari al 55 per cento, contro il 38 per cento dei restanti 8 comuni. Ecco allora che quel risultato ha indotto tutte le Amministrazioni comunali a proseguire lungo tale percorso e ad estendere il nuovo servizio a tutti gli 11 comuni della Grand Combin. L'obbligo di incrementare la percentuale di differenziazione dei rifiuti rappresenta una priorità, non solo in quanto previsto, appunto, dalle nuove normative, ma anche perchè è un elemento necessario per contribuire ad un uso più razionale delle risorse complessive, in un contesto ambientale sempre più sfruttato ed inquinato. Il mancato rispetto di tali obiettivi, oltre a compromettere gli equilibri del territorio in cui tutti viviamo, è appunto sanzionato dal punto di vista economico, in quanto i cittadini dei comprensori che non aggiungono le percentuali minime prestabilite sono tenuti a pagare una “sovrattassa” per lo smaltimento in discarica dei rifiuti prodotti. A tal proposito si ricorda che sia la normativa nazionale sia quella regionale prevedono che l'intero costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti debba essere pagato dal cittadino, che, pertanto, ha tutto l'interesse a ridurre sia i costi di raccolta, sia di smaltimento in discarica dei rifiuti.
Il servizio innovativo della Comunità Montana del Grand Combin ha, chiaramente, come obiettivo l'aumento della raccolta differenziata mantenendo il costo del servizio entro termini ragionevoli, permettendo così al cittadino di pagare una tariffa in base ai rifiuti effettivamente conferiti. Il nuovo servizio è stato concretamente attuato con le seguenti modalità:
• sono stati eliminati i vecchi cassonetti stradali finora utilizzati per la raccolta dei rifiuti;
• è stato ridotto il numero dei centri di conferimento, con la predisposizione di centri completi, per la raccolta indifferenziata e per quella di carta, vetro e plastica; a tal fine i Comuni hanno individuato delle zone strategiche, dove dislocare i centri completi, con strutture seminterrate con capienza di 3000 litri. I contenitori sono utilizzabili esclusivamente attraverso una tessera magnetica, in dotazione agli utenti residenti, che consente di identificare la persona che conferisce i rifiuti, attribuendole così il quantitativo sul quale calcolare il costo. Con questa procedura non ci saranno più le contestazioni relative al precedente metodo di calcolo che privilegiava i metri quadrati dell’appartamento al numero di persone del nucleo familiare. Essendo i contenitori dotati di sensori, lo svuotamento avverrà unicamente nel momento in cui i bidoni saranno colmi, il che comporterà la riduzione dei passaggi dei camion di raccolta e di conseguenza l’abbattimento dei costi: con meno mezzi pesanti in movimento, meno scarichi inquinanti in atmosfera e meno spese di carburante.
A questo punto può essere opportuno ricapitolare gli obiettivi dell'iniziativa.
• Aumentare la raccolta differenziata Priorità assoluta è quella di aumentare la raccolta differenziata per ridurre la tassa regionale di conferimento ed aumentare la quantità di rifiuti da destinare al riciclaggio.
• Incrementare la pratica del compostaggio domestico Attraverso la separazione della frazione di umido da destinare alla pratica del compostaggio domestico si riduce la quantità di rifiuti indifferenziati.
• Ridurre i rifiuti totali L'aumento della raccolta differenziata e la pratica del compostaggio domestico portano alla riduzione del totale dei rifiuti destinati alla discarica e quindi alla riduzione dei costi.
• Far pagare ad ogni cittadino la giusta tariffa La tassa era sempre stata calcolata in base alle dimensioni dell'abitazione mentre ora viene calcolata in base alla quantità di rifiuti indifferenziati che ciascuno produce.
• Migliorare l'impatto ambientale L'eliminazione dei vecchi cassonetti stradali e la diffusione nei comuni del comprensorio delle nuove strutture seminterrate è stato un contributo notevole al miglioramento dell'aspetto ambientale dell'intero territorio. Ogni persona, dal semplice cittadino al gestore di attività commerciali ed agricole deve attivarsi ed impegnarsi affinché i nostri piccoli comuni di montagna siano d'esempio.
Questa disamina non può concludersi senza un cenno sull’isola ecologica dove confluiscono gli inerti come mobili, elettrodomestici, ferro, legno. Attualmente ogni Comune ha un punto di raccolta, aperto alcuni giorni alla settimana, dove il cittadino effettua il deposito. Anche queste isole vanno razionalizzate nell’ambito della Comunità Montana, vanno posizionate in punti facilmente raggiungibili in qualsiasi giorno della settimana e, soprattutto, vanno pubblicizzate capillarmente affinché il cittadino non sia tentato di lasciare tutto ciò che non entra nei nuovi cassonetti accanto agli stessi. Ma quale è stata la risposta, la valutazione complessiva dei residenti e dei turisti alla nuova iniziativa? Del tutto positiva, e lo si può affermare senza tema di smentita. Certo, inizialmente vi è stata qualche perplessità, perchè la novità era davvero di rilievo e doveva essere ben capita prima di essere utilizzata. Adesso lascia quasi stupiti vedere con quanta assoluta semplicità e senza alcun problema tutte le persone, dai più giovani ai meno giovani, si rechino ai nuovi contenitori, con la carta magnetica a portata di mano, per svolgere le semplici operazioni richieste. La semplicità e la facilità nell'uso del nuovo metodo sono di sicuro gli elementi, che hanno facilitato enormemente il passaggio dal “prima” al “dopo”. Il miglioramento ambientale è sotto gli occhi di tutti. Non resta, semmai, che fare una piccola osservazione. In alcuni punti del comprensorio dovrebbero essere posizionati piccoli contenitori per i turisti che, dopo aver fatto magari un pic-nic, non possono depositare i loro rifiuti perchè, ovviamente, non hanno la carta magnetica.