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Report Cittadinanzattiva, oltre 350mila alunni a rischio amianto
18:16 - 18/09/2025

(di Valentina Roncati)
(ANSA) - ROMA, 18 SET - Sono 71 i crolli registrati nelle
scuole fra settembre 2024 e settembre 2025, ancora in aumento
rispetto al 2023/24 quando ne erano stati rilevati 69, il dato
più elevato negli ultimi 8 anni. Un dato che, legato a quello
degli infortuni occorsi nel 2024 agli studenti e certificati
dall'INAIL - 78.365, +7.463 rispetto all'anno precedente - mette
in evidenza quanto ancora ci sia da fare sul fronte della
sicurezza. A sostenerlo è Cittadinanzattiva nel suo XXIII
rapporto 'Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola'. Le
cause per Cittadinanzattiva sono in gran parte legate alla
vetustà degli edifici, visto che ben la metà di essi ha circa 60
anni e il 49% è stato costruito prima del 1976, antecedente
quindi all'entrata in vigore della normativa antisismica. I 71
casi di crollo sono stati 23 al nord, 19 al centro, 29 al sud e
nelle isole. Ed hanno hanno causato l ferimento di 19 persone: 9
studenti, 7 operai, 3 adulti.
Sono ancora esposti all'amianto, nelle scuole, circa 356.900
studenti e 50.000 membri del personale (ma il dato risale al
2021). La contaminazione non riguarda solo le coperture esterne,
ma anche elementi interni come impianti elettrici,
pavimentazioni in linoleum. Le città più interessate sono Torino
con 66 scuole contaminate, Milano con 89 edifici, Genova con 154
istituti.
Ancora molto elevato il numero degli edifici
scolastici non in possesso dell'agibilità (23.218; 59%) né della
prevenzione incendi (22.968; 58,36%); il collaudo statico è
assente nel 42,09%, ma riguarda un numero considerevole di unità
strutturali, cioè di corpi dei diversi edifici (32.808).
Per quanto riguarda gli interventi di adeguamento e
miglioramento sismico, la situazione è ancora molto critica in
quanto interessano, rispettivametnte, solo il 4% e il 3,8% degli
edifici scolastici. Più incoraggianti i dati relativi agli
edifici progettati secondo la normativa sismica che sono il 17%.
Nel rapporto di Cittadinanzattiva emergono anche ben 870
istituti scolastici senza impanti di riscaldamento.
"Bisogna prevedere 3 miliardi, a partire dalla prossima
Legge di Bilancio, per investire in maniera continuativa
sull'edilizia scolastica anche dopo il Pnrr e per dotare tutte
le aule scolastiche di impianti di condizionamento e di
riscaldamento adeguati", chiedono Adriana Bizzarri, responsabile
scuola di Cittadinanzattiva e il deputato M5S Antonio Caso.
(ANSA).