Per un turismo sostenibile
La Fondazione Courmayeur continua a fare cultura in Valle d'Aosta e tra le sue iniziative più significative di quest'anno figura il convegno Il turismo sostenibile e la montagna - Una "nuova frontiera" tra l'uomo e l'ambiente, svolto a Courmayeur il 21 settembre e promosso dalla Fondazione Eni Enrico Mattei - Istituto per l'Ambiente. L'incontro è stato occasione di confronto tra specialisti di turismo a impatto limitato e si proponeva obiettivi importanti, tra cui l'individuazione di strategie atte alla diffusione di una nuova cultura e di un codice di comportamento del turista, l'indicazione agli operatori degli strumenti adeguati al perseguimento del turismo sostenibile e la verifica di questi obiettivi rispetto ai problemi della montagna, intesa come ambiente turistico privilegiato a elevata fragilità. Numerosi e qualificati gli interventi; particolarmente interessante quello di Ted Manning, rappresentante del Centro canadese per il futuro sostenibile, che attraverso una precisa carrellata di immagini ha delineato gli ambienti del Pianeta e ha sostenuto la necessità di dimensionare le attività dell'uomo alle esigenze dell'ambiente, proponendo un preciso calcolo per coniugare tutela e redditività.
Erano presenti al convegno anche operatori turistici, tra cui un rappresentante dell'organizzazione Franco Rosso e Cleto Benin. Entrambi hanno evidenziato le trasformazioni del mercato turistico, con la nascita di autentici "templi" della vacanza di consumo, dove i flussi si stanno canalizzando in maniera autonoma. Di qui l'esigenza per i tour operator di entrare in una nuova dimensione e il suggerimento alle popolazioni locali di non cedere alla lusinga delle speculazioni, che inducono mutamenti tali nello stile di vita che a medio termine si traducono nella perdita dell'identità, se non addirittura nell'abbandono del territorio.
La visita del ministro dell'Ambiente
L'estate valdostana ha registrato nella nostra regione le visite di ospiti illustri, che oltre a godere delle attrattive naturali e paesaggistiche hanno approfittato dell'occasione per affrontare problemi importanti. Così è stato intorno a Ferragosto anche per il ministro dell'ambiente Edo Ronchi, che si è recato a Cogne per un incontro con il presidente della giunta regionale Dino Viérin, il commissario straordinario del parco Franco Montacchini, il direttore Luciano Rota, il sindaco di Cogne Osvaldo Ruffier e il presidente della Comunità Montana Grand Paradis Eugenio Bovard. Nel dibattito, gli amministratori locali hanno sottolineato l'importanza economica dell'area protetta per le comunità locali, mentre Rota ha esposto i problemi organizzativi nati dalla mancata emanazione del decreto di adeguamento della normativa del parco alla legge quadro 394 del 1991. Dall'emanazione del decreto dipende anche l'adozione del nuovo organico.
Durante la visita in Valle d'Aosta il ministro Ronchi si è interessato anche al progetto del nuovo centro visitatori di Covarey nel Parco regionale del Mont Avic e alle iniziative di valorizzazione delle riserve naturali.
Le Forum Alpin de Chamonix
Le lien de la science avec la montagne est désormais une tradition plus que séculaire à Chamonix et, cette année encore, la ville a saisi l'occasion de s'y replonger, en organisant, du 9 au 13 septembre, le Forum Alpin 1996. Cette manifestation se proposait de faire le point sur la situation des Alpes du point de vue économique, social et environnemental et de tenter d'arrêter des stratégies permettant de dépasser les nombreux conflits générés par l'usage qui est fait du territoire de montagne.
Ce marathon scientifique de quatre jours a vu défiler de grands noms venus de l'Italie, de la France, de la Suisse, de l'Autriche, de l'Allemagne et de la Slovénie, qui, tous ensemble, ont marqué une nouvelle étape du long cheminement de la coopération européenne dans le domaine de la recherche sur l'arc alpin.
L'importance des chercheurs est ressortie clairement des travaux effectués, ainsi que celle des groupes locaux de chercheurs qui ne font pas partie d'instituts universitaires ; la nécessité pour tous de collaborer étroitement avec les composantes scientifiques officielles est également apparue nettement.
Le Forum a aussi consacré une place de choix à l'Espace Mont-Blanc, dont les premiers résultats ont été exposés et examiné les problèmes qui restent encore à résoudre.
TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
Si è svolto a St-Vincent, dall'il al 13ottobre 1996, un incontro tra le Regioni dal titolo "Beni Culturali tra tutela e valorizzazione". L'incontro è stato articolato su due giornate di confronto tra le esperienze regionali nel campo rispettivamente della catalogazione dei beni culturali (coordinatore la dott.ssa Laura Corti) e della loro immissione nei circuiti fruizionali con le relative considerazioni economiche (coordinatore il Prof. Bruno Toscano). In questo quadro più generale la Soprintendenza ha presentato una dimostrazione del catalogo informatizzato dei beni culturali regionali e due progetti di valorizzazione, "Forte di Bard" e "Percorsi culturali", entrambi finanziati con fondi dell'Unione Europea. Hanno inoltre presentato relazioni le Regioni Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Basilicata, Piemonte, Sardegna, Molise e la Provincia Autonoma di Trento. 11 convegno ha espresso la necessità di un maggiore scambio di esperienze, e la Regione Valle d'Aosta si farà fin d'ora carico di un piccolo servizio di segreteria per organizzare una serie di incontri sul posto per visionare le singole realizzazioni che le altre Regioni vorranno proporre. La giornata terminale inoltre ha visto la partecipazione del Dirigente generale del Mùustero, dott. Serio, del prof. Luigi Bobbio, del coordinatore degli Assessori Regionali al Turismo dott.ssa Maria Paola Profumo e dell'Avv. De Ruggieri per l'associazione Zétema, che hanno introdotto un vivace dibattito sui problemi di riforma istituzionale della tutela dei beni culturali, da cui è emerso un sostanziale accordo sul principio che la tutela non può essere considerata funzione a sè stante ma deve essere riconnessa ai livelli del reale governo del temtorio.