È stato sempre sostenuto che l'acqua è una risorsa rinnovabile: le sue riserve sono continuamente reintegrate attraverso il grande ciclo naturale.
Eppure non siamo ancora completamente consapevoli che le disponibilità di acqua non sono infinite, e che i mutamenti dell’ambiente dovuti all’uomo sono di tale portata ed avvengono così rapidamente che il meccanismo con il quale la natura stessa provvede a fornire e depurare l’acqua rischia di diventare insufficiente.
I dati sulla distribuzione delle piogge (Centro funzionale - settore idrografico) e sullo stato dei ghiacciai (Catasto ghiacciai della Valle d'Aosta) (montani e polari) diventano di anno in anno sempre più preoccupanti perché indicano un'evoluzione che non potrà che aggravare la disponibilità delle risorse idriche.
Tutti questi sono fattori di un mutamento in corso che, se ulteriormente confermato, avrà anche ripercussioni notevoli sulla disponibilità di risorse idriche (Cambiamenti climatici in Valle d'Aosta - opportunità e strategie di risposta (2006) e ARPA V.d.A. - Effetti sul territorio dei cambiamenti climatici).
Il Piano regionale di tutela delle acque, il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e il Piano di bilancio idrico del distretto idrografico del fiume Po hanno affrontato le questioni relative agli aspetti quantitativi della risorsa idrica e indicato politiche ispirate al risparmio, al riutilizzo e all'uso razionale per fare fronte alle odierne situazioni di sovrasfruttamento.