Il 28 ottobre scorso è stato presentato nel salone di Palazzo Regionale il “Rapporto sulla gestione dei rifiuti”. I dati forniti si riferiscono all’anno 2010.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata il dato su cui riflettere è quello di una percentuale media annuale di raccolta delle frazioni differenziabili pari al 41,6%. Questa percentuale corrisponde a 32.038,5 tonnellate di materiale differenziato. Tenendo conto che la produzione totale di rifiuti prodotti in Valle d’Aosta è pari a 76.973 tonnellate, la differenza, pari a 44.935 tonnellate, attualmente viene smaltita tutta in discarica.
Attualmente in Valle d’Aosta si effettua la raccolta differenziata per imballaggi in plastica, vetro, metalli, carta e cartone, legno, verde e legno per compostaggio e altre raccolte differenziate quali accumulatori, batterie esauste, toner, farmaci scaduti, pneumatici, prodotti etichettati “T o F”, stracci o indumenti, rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), etc.
Fra le frazioni differenziabili i rifiuti organici attualmente non vengono raccolti poiché la Regione punta, in questa fase, sulla loro riduzione mediante compostaggio domestico e collettivo.
Nei rifiuti che vengono smaltiti attualmente in discarica sono comprese discrete percentuali di materiali ancora differenziabili. Per comprendere meglio il fenomeno e quali sono i margini di intervento e miglioramento delle raccolte differenziate sono state effettuate diverse analisi merceologica del rifiuto indifferenziato. Consultando i dati emersi si osserva che i rifiuti organici rappresentano il 16,3% dei rifiuti indifferenziati, gli imballaggi in plastica contano per il 24%, vetro e imballaggi in metallo contano per l’8,2% e carta e cartone per il 17,8%. Questi numeri indicano che la raccolta differenziata ha ancora ampi margini per migliorare.
Proprio in considerazione dei numeri relativamente bassi della componente organica e la morfologia del territorio fanno propendere per spingere per sviluppare e incentivare tutte le forme possibili di compostaggio, prima di sviluppare eventualmente un sistema regionale di raccolta dei rifiuti organici.
Per le altre frazioni di rifiuti bisogna intervenire con decisione, non solo per raggiungere le percentuali di raccolta differenziata del 65% che saranno obbligo di legge, ma soprattutto perché la sfida che già oggi si presenta all’orizzonte è quella della raccolta differenziata di qualità. Si prospettano, quindi, due sfide non di poco conto, quella di ridurre la produzione dei rifiuti e quella di intercettare i rifiuti differenziabili che ad oggi finiscono ancora smaltiti in discarica sensibilizzando i cittadini a migliorare la qualità della raccolta differenziata.
Ad esempio se ci concentriamo sugli imballaggi risulta importante divide31 re le varie tipologie di materiali come Plastica, Carta, Cartone (separato dalla Carta), vetro e alluminio (insieme), materiali ferrosi e acciaiosi (nell’indifferenziato con recupero in discarica) avendo cura di inserirli nei giusti contenitori. Se vi sono dubbi è meglio inserire il rifiuto nel contenitore dell’indifferenziato perché una volta mescolato agli altri può essere difficilmente separato e ne compromette il recupero.
Fra le azioni per effettuare una raccolta di qualità si possono indicare anche altre attenzioni, ad esempio quella di schiacciare o piegare gli imballaggi per ridurre i volumi, separare i diversi materiali che compongono uno stesso imballaggio (carta e plastica, alluminio e plastica), eliminare gli scarti e i residui di cibo, ecc.
Per i dubbi si possono anche utilizzare i numeri verdi ed il personale messo a disposizione dalle ditte che effettuano la raccolte o dalle Comunità montane che hanno il compito di raccogliere i rifiuti urbani.
Poiché crediamo che la comunicazione e la sensibilizzazione della cittadinanza diventino strategiche per arrivare ad ottenere risultati importanti nelle raccolte differenziate, nell’ambito del “Programma triennale di riduzione dei rifiuti”, l’anno 2012 sarà dedicato proprio alle raccolte differenziate di qualità e al recupero dei materiali. Si vuole, in particolare, sensibilizzare la cittadinanza e le utenze non domestiche sul percorso compiuto dai materiali differenziati verso il riciclo dopo che sono stati conferiti, fornire delle indicazioni omogenee sulle modalità di raccolta differenziata, evidenziando gli aspetti più problematici legati alla corretta separazione dei rifiuti. L’impegno sarà quello di dare visibilità alla raccolta differenziata con una campagna di comunicazione che prevede l’utilizzo di spazi sui giornali, locandine e manifesti e una campagna di comunicazione sui nuovi media, testi per il sito dell’Assessorato e l’utilizzo dei social network, in particolare “Facebook”, con una pagina dedicata all’argomento del tipo “Fan page”.
Fra i materiali informativi verranno prodotti dei pieghevoli e un opuscolo/ brochure con informazioni dettagliate. La scelta di utilizzare entrambe le forme di comunicazione va nella direzione di voler raggiungere la maggior parte della popolazione durante l’anno 2012 con le informazioni sulla raccolta differenziata.
Un’informazione che andrà a rafforzare le campagne di comunicazione prodotte o preventivate dai singoli Sub- ATO sullo stesso argomento nel corso degli ultimi anni e dei prossimi anni. Per coinvolgere il più possibile la popolazione sono state pensate altre azioni significative, con un taglio più divulgativo. In particolare le diverse iniziative vedranno l’apice con l’edizione della “Settimana Europea per la riduzione dei Rifiuti” edizione 2012, nel corso della quale si prevede di realizzare una mostra dedicata alla raccolta differenziata e in particolare di oggetti di uso comune che sono stati prodotti da materiale differenziato, punti di informazione, organizzazione di convegni o workshop, di iniziative di divulgazione e nell’organizzazione di eventi.
Non si sottovaluta inoltre l’impatto del turismo sulla produzione di rifiuti della regione. Infatti, tenendo conto del valore del turismo, la produzione di rifiuti pro-capite scende di circa 100 kg/ab.-anno. Anche in questa direzione si cercherà di operare al fine di integrare meglio il turista con il nostro sistema di raccolta dei rifiuti mettendolo nelle condizioni di poterla fare bene, fornendo informazioni chiare e semplici per differenziare.
Questo passaggio risulta importante anche perché non vi è un’uniformità di conferimento in Italia e ancor meno in Europa, pur mantenendo le stesse tipologie di raccolte. Facendo l’esempio dell’alluminio in alcune realtà (come la nostra) viene conferito insieme al vetro, in altre insieme alla plastica, in altre ancora con gli altri metalli. L’errore, anche se in buona fede, può presentarsi facilmente. In tal senso molti Sub-ATO a forte vocazione turistica hanno già impegnato risorse per promuovere campagne di informazione dedicata ai turisti. Molte le sfide che ci aspettano e in cui ogni cittadino deve impegnarsi per raggiungere nel suo piccolo l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata entro il 2012. Se ognuno farà proprio questo obiettivo la somma sarà positiva per la nostra Regione.