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Deformazione gravitativa profonda di versante (DGPV)
La depressione gravitativa profonda di versante della Croix de Fana
Il versante meridionale della “Croix de Fana” è interessato da un fenomeno di Deformazione Gravitativa Profonda di Versante. Tale espressione racchiude in sé le principali caratteristiche del fenomeno che consiste nel lento scivolamento gravitativo del versante verso il basso e coinvolge spessori di roccia dell’ordine di centinaia di metri. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, le DGPV sono un fenomeno molto diffuso e caratterizzano le fasi finali della formazione di una catena montuosa (nel nostro caso le Alpi).
L’innesco di tale movimento è generalmente riconducibile a varie cause; nel caso della Croix de Fana hanno avuto un ruolo determinante sia la decompressione glaciale, in seguito al ritiro dei ghiacciai quaternari, sia la presenza di rocce carbonatiche soggette a fenomeni di dissoluzione innescando vere e proprie manifestazioni di tipo carsico e favorendo così il collasso.
L'espressione più vistosa di questo intenso fenomeno deformativo si trova nel settore situato a SW dell’abitato di Vollein dove un grosso dosso montonato è stato completamente lacerato; la lacerazione ha determinato la formazione di un’ ampia trincea delimitata da due scarpate di cui quella posta più a sud risulta collassata: ciò spiega la diversa altezza delle scarpate delimitanti la trincea. Sotto la scarpata più elevata (attualmete sede di una palestra di arrampicata) è presente un accumulo di grossi blocchi. Ulteriori espressioni della deformazione sono individuabili negli ammassi rocciosi contraddistinti da un elevato grado di fratturazione, nella presenza di depressioni chiuse, allungate (un’ampia depressione allungata è ben visibile all’inizio del sentiero che scende verso la palestra di roccia), di scarpate, di trincee di varia dimensione, di fratture nel substrato profonde anche 100 m la cui evoluzione porta alla formazione di altre trincee e di lacerazioni della cotica erbosa.
In geologia a volte accade che studi dettagliati siano legati ad interventi che vengono effettuati sul territorio. Il riconoscimento di questo movimento gravitativo è infatti collegato al fatto che la porzione basale del versante della Croix de Fana è attraversata da un tunnel di derivazione a servizio di una centrale idroelettrica. La constatazione delle continue lesioni cui era soggetto il cemento del rivestimento esterno del tunnel hanno indotto ad effettuare uno studio di dettaglio sulla zona che ha rivelato l’esistenza di un settore interessato da DGPV il cui movimento è stato stimato in alcuni punti attorno ai 4 mm annui ed è tuttora in evoluzione.
A ulteriore riprova della deformazione gravitativa avvenuta, si può osservare la piega pluridecametrica presso la cava di La Plantaz. Gli strati della piega presentano una inclinazione massima di 70°, alquanto insolita per corpi sedimentari di questo tipo, la cui giacitura dovrebbe essere suborizzontale o poco inclinata. La forte inclinazione che caratterizza questi sedimenti potrebbe, almeno in parte, essere riconducibile all’andamento deformativo in atto.