Percorso
Il percorso
Partendo dal fondovalle la prima sosta proposta si trova non lontano da La Plantaz , situata tra gli abitati di Villefranche e di Nus, in corrispondenza del ponte sulla ferrovia, presso il piazzale di cava al margine della strada .
Per raggiungere Vollein dalla cava di La Plantaz prendere il bivio per Chetoz; proseguire sulla destra in direzione Séran, poi verso Pillod. Giunti al primo bivio imboccare a destra la strada per Argnod, Vignil fino a raggiungere l'abitato di Vollein.
Parcheggiata l'auto presso il centro abitato tornare indietro a piedi per circa 200 m ; scendere lungo un sentiero delimitato da una staccionata in legno verso una zona depressa che consente, andando a sinistra, di attraversare la trincea principale . Da qui è possibile raggiungere la parte centrale del dosso dove si trova l'area a rocce montonate con i massi erratici, la necropoli ed i settori più intensamente pervasi dalle grandi fratture .
Sebbene siano stati individuati questi ultimi due punti di osservazione preferenziali, sia i massi erratici sia le fratture sono disseminati in tutta l'area ed impongono quindi una osservazione in itinere.
Si consiglia la visita al tramonto.
Partendo dal fondovalle la prima sosta proposta si trova non lontano da La Plantaz , situata tra gli abitati di Villefranche e di Nus, in corrispondenza del ponte sulla ferrovia, presso il piazzale di cava al margine della strada .
Per raggiungere Vollein dalla cava di La Plantaz prendere il bivio per Chetoz; proseguire sulla destra in direzione Séran, poi verso Pillod. Giunti al primo bivio imboccare a destra la strada per Argnod, Vignil fino a raggiungere l'abitato di Vollein.
Parcheggiata l'auto presso il centro abitato tornare indietro a piedi per circa 200 m ; scendere lungo un sentiero delimitato da una staccionata in legno verso una zona depressa che consente, andando a sinistra, di attraversare la trincea principale . Da qui è possibile raggiungere la parte centrale del dosso dove si trova l'area a rocce montonate con i massi erratici, la necropoli ed i settori più intensamente pervasi dalle grandi fratture .
Sebbene siano stati individuati questi ultimi due punti di osservazione preferenziali, sia i massi erratici sia le fratture sono disseminati in tutta l'area ed impongono quindi una osservazione in itinere.
Si consiglia la visita al tramonto.