Descrizione

CASSAT, Coordinamento e Analisi della Sorveglianza Sismica Alpina Transfrontaliera

Febbraio 2013 – Marzo 2015

€ 773.801

 


Partner: Regione Autonoma Valle d'Aosta, ARPA Piemonte, ISTerre – Grenoble, CNRS Géoazur – Nice, CETE Méditerranée - LRPC de Nice.

 

La cooperazione transnazionale in materia di gestione delle crisi di trasporto a causa di incidenti nei tunnel e rari forti eventi naturali è la sfida principale per la sicurezza dello spazio alpino e le autorità di emergenza. 
Il progetto Coordinamento e Analisi della Sorveglianza Sismica Alpina Transfrontaliera n. 181, denominato CASSAT, si inserisce all’interno del Programma Operativo di Cooperazione territoriale europea transfrontaliera, Italia/Francia (Alpi) 2007/2013, Misura 2.2 – Prevenzione dei rischi.

Questo progetto semplice relativo al rischio sismico scaturisce dal fatto di dover migliorare il monitoraggio sismico dell’area transfrontaliera e rendere fruibile il dato al grande pubblico, mediante una migliore qualità dell’informazione in caso di evento sismico. Pertanto, si propone di sviluppare quattro attività fondamentali:

  • capitalizzare i dati della rete sismica transfontaliera costituita nel progetto  RISE per ottimizzare le performance della rete medesima;
  • installare nuovi sensori (accelerometri) su alcune stazioni e/o infrastrutture “strategiche” per un monitoraggio più affidabile degli eventi sismici di elevata magnitudo verificatisi nell’area transfrontaliera;
  • rappresentare il grado di movimento del terreno a seguito di un evento sismico nell’area transfrontaliera mediante la produzione di shakemaps affidabili e/o l’aggiornamento di quelle esistenti;
  • tradurre i dati sismici registrati ed analizzati in un’informazione fruibile al grande pubblico, mediante il miglioramento della qualità dell’informazione in caso di evento sismico.

L’analisi dei dati sismici delle rete sismica transfrontaliera, anche grazie all’installazione di accelerometri su alcune stazioni individuate nel corso del progetto e su alcune infrastrutture “strategiche”, permetterà di ottenere:

  • il miglioramento della qualità del monitoraggio sismico, attraverso l’ottimizzazione delle performance della rete esistente, adattando le procedure di scambio dei parametri sismici, per quanto possibile, agli standard europei;
  • la risposta sismica di alcune infrastrutture “strategiche” in caso di evento sismico;
  • la produzione di nuove shakemaps, la validazione di quelle esistenti e la loro diffusione per la gestione degli eventi di crisi nell’area transfrontaliera;
  • una migliore qualità dell’informazione al grande pubblico in caso di evento sismico transfrontaliero;
  • redazione di una convenzione di collaborazione per lo scambio dati in tempo reale per gli anni successivi al progetto. 
 



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