La produzione integrata è un sistema di produzione agro-alimentare che utilizza tutti i metodi e mezzi volti a ridurre l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici.
La produzione agricola integrata nella nostra regione prevede il rispetto degli impegni riportati nel Disciplinare di produzione integrata (DPI) approvato con Provvedimento Dirigenziale n. 1016 in data 1 marzo 2024 della Struttura Consorzi di miglioramento fondiario, Consorterie e Produzioni vegetali.
I beneficiari della sottomisura 10.1.3 "Sostegno ai metodi di lotta integrata" del Programma di Sviluppo Rurale 14-22 della Valle d'Aosta devono rispettare i principi generali della difesa integrata obbligatoria previsti dall’articolo 19 del d.lgs. 150/2012 e aderire al DPI, oltre che a eventuali ulteriori disposizioni contenute nei bandi attuativi.
L’adesione al disciplinare può essere fatta per singola coltura e comporta la registrazione di tutte le attività fitosanitarie e agronomiche previste dal disciplinare stesso, attraverso la compilazione dell'apposito "Registro delle operazioni colturali".
Per il 2024 i bandi per la presentazione delle domande di adesione si possono scaricare al seguente link https://www.regione.vda.it/agricoltura/CSR_2023_2027/bandi_a_superficie_2024/default_i.aspx
Il disciplinare si compone di due sezioni:
sezione pratiche agronomiche, suddivisa in:
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norme generali agronomiche, che contengono le indicazioni colturali (vincoli e consigli) relative alla buona prassi agronomica, dove sono indicati vincoli e adempimenti aziendali di carattere generale;
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schede di coltura, che contengono le indicazioni (vincoli e consigli) specifiche per ogni coltura utili al raggiungimento degli obiettivi della produzione integrata e della tutela ambientale, nel rispetto delle norme tecniche agronomiche generali.
sezione difesa, diserbo e impiego di fitoregolatori, suddivisa in:
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norme generali di difesa, che contengono l’insieme delle indicazioni (vincoli, consigli e criteri generali) che consentono una corretta gestione della difesa delle piante da malattie e patogeni, valorizzando prioritariamente tutte le soluzioni alternative alla difesa chimica che permettano di razionalizzare gli interventi salvaguardando la salute degli operatori e dei consumatori, nonché, allo stesso tempo, limitare i rischi per l’ambiente, in un contesto di agricoltura sostenibile;
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schede di difesa, che contengono per ogni coltura (melo, vite, orticole e seminativi) i principi attivi autorizzati e le relative indicazioni e limitazioni.
Per le colture non comprese nel disciplinare della Valle d’Aosta si fa riferimento alle schede di coltura e di difesa approvate nel disciplinare della Regione Piemonte.