Popillia japonica Newman (denominata volgarmente coleottero giapponese) è un insetto originario del Giappone inserito nella lista degli organismi nocivi da quarantena prioritari per l’Unione europea compresi nell’allegato II parte B del regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072, di cui deve essere vietata l’ulteriore introduzione e diffusione in altre aree europee per i gravi danni che può arrecare alle coltivazioni.
Fonte Settore Fitosanitario della Regione Piemonte
Diffusione
All’inizio del XX secolo l’insetto è stato accidentalmente introdotto in Nord America (Stati Uniti e Canada) e negli anni ’70 nell’isola di Terceira nell’arcipelago delle Azzorre (Portogallo). Nell’estate del 2014, P. japonica è stato segnalato per la prima volta nell’Europa continentale, tra Piemonte e Lombardia, in una vasta area del Parco del Ticino. Dal 2017 il coleottero giapponese si è insediato in Svizzera (Canton Ticino).
Riconoscimento della specie
Gli adulti, di dimensioni variabili tra gli 8 e 11 mm di lunghezza e 5 e 7 mm di larghezza, hanno il torace color verde metallizzato brillante e le elitre (ali sclerificate) color bronzo ramato che non arrivano a coprire completamente il corpo. L’insetto è caratterizzato dalla presenza di ciuffi bianchi (5 ad ogni lato delle elitre e 2 nella parte terminale dell’addome) che consentono di distinguerlo da altri coleotteri simili presenti anche in Valle d’Aosta, quali ad esempio Phyllopertha horticola noto localmente come hanneton horticole.
Le larve, melolontoidi, dalla tipica forma a C, hanno dimensioni che vanno da 1,5 mm fino a circa 32 mm a maturità, sono di color grigio chiaro con addome più scuro per la trasparenza che lascia intravvedere terra e radici ingerite.
Piante ospiti
Gli adulti di P. japonica si nutrono di foglie, fiori e frutti di più di 300 specie vegetali comprendenti alberi da frutto, essenze forestali, colture in pieno campo, ortive, piante ornamentali e piante spontanee.
Di seguito sono elencate le piante più appetite dagli adulti dalla specie nell’areale italiano di diffusione del coleottero giapponese:
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piante selvatiche: enotera, ortica, rovo, salcerella, luppolo, convolvolo, Reynoutria japonica
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arboree/arbustive: olmo, salicone, biancospino, nocciolo, ontano, gelso.
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piante da frutto: ciliegio, nettarine, albicocco, susino, melo, cotogno, kaki, actinidia, piccoli frutti, nocciolo, vite.
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pieno campo: soia, mais
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piante ortive: melanzana, basilico, fagiolino, asparago
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piante ornamentali: rosa, altea, ibisco, glicine, tiglio, betulla, vite canadese.
Le larve si sviluppano nel terreno a spese delle radici preferibilmente di graminacee, dove possono provocare ingenti danni a prati, campi sportivi e tappeti erbosi.
Ciclo biologico e danni
Nei nostri areali P. japonica presenta una sola generazione all’anno. Sverna come larva di terza età approfondendosi nel terreno per sfuggire alle basse temperature; gli adulti sfarfallano a partire da giugno e possono essere presenti fino a settembre con un picco di attività a metà luglio. In estate le femmine depongono le uova direttamente nel terreno, singolarmente o in piccoli gruppi; talvolta scavano una piccola galleria nei primi 10 cm di suolo per depositare le uova.
Gli adulti provocano danni a carico soprattutto delle foglie. Essi agiscono in modo gregario iniziando a nutrirsi generalmente dalla cima. Quando la densità della popolazione dell’insetto è elevata, le foglie risultano scheletrizzate con la sola venatura centrale ancora integra, mentre fiori e frutti vengono completamente distrutti.
Le larve causano danni alle radici. I sintomi sono aspecifici; nel caso di tappeti erbosi infestati questi includono diradamento, ingiallimento ed avvizzimento, con la comparsa di macchie di erba rinsecchita verso fine estate o all’inizio dell’autunno. Nel caso di gravi infestazioni l’intero manto erboso può andare incontro a morte. Nei prati con alti livelli di infestazione di larve di P. japonica il cotico erboso può risultare danneggiato anche dalla movimentazione del terreno operata dai predatori delle larve, come ad es: uccelli, cinghiali, talpe.
Modalità di diffusione dell’insetto
Sulle lunghe distanze (anche da un continente all’altro) gli adulti possono spostarsi su prodotti agricoli e imballaggi trasportati da navi e aerei. Le larve possono essere diffuse attraverso il commercio di piante ornamentali con pane di terra o nei tappeti erbosi venduti in rotoli o zolle.
La specie può essere trasportata passivamente anche dentro mezzi di trasporto su ruota (automobili tir, ecc.). Partendo da zone infestate verso zone indenni è, infatti, buona norma controllare che gli insetti non siano penetrati nell’abitacolo prima di ogni spostamento.
Per quanto riguarda la diffusione dovuta al volo, P. japonica ha una buona capacità di spostamento. Gli adulti possono percorrere fino a 8 km, ma la maggior parte di essi copre distanze relativamente brevi. La maggiore attività di volo è segnalata nelle giornate limpide con una temperatura compresa tra 29°C e 35°C.
Espansione della specie in Italia
Dall’esperienza acquisita a seguito del suo primo ritrovamento nel parco del Ticino, la velocità di espansione intorno alla zona di primo ritrovamento è stata di circa 10 km all’anno, più bassa rispetto al potenziale ecologico dell’insetto in quanto le misure fitosanitarie messe in atto dai servizi fitosanitari regionali coinvolti hanno consentito di contenerne la diffusione in nuovi areali. A tutt’oggi la specie risulta presente oltre che in Piemonte (Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli) e Lombardia (Valle del Ticino, Bergamo, Como Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese), anche in 8 comuni della Valle d’Aosta e in alcuni comuni della provincia di Piacenza. Risultano inoltre tre intercettazioni (presumibilmente per incursione) in Friuli Venezia Giulia, in Sardegna ed in Toscana.
Attività di sorveglianza e ritrovamenti in Valle d’Aosta
A partire dal 2016, il servizio fitosanitario della Valle d’Aosta ha attivato la sorveglianza territoriale al fine di verificare l’arrivo del coleottero asiatico nel territorio di competenza, attraverso l’impiego di trappole (Funnel trap) attivate con doppio attrattivo sessuale e floreale.
Nel corso degli anni 2016-2017-2018 e 2019 le trappole non hanno catturato individui della specie.
Il primo ritrovamento a livello regionale è avvenuto nell’agosto del 2020 in un parcheggio di Cervinia (Comune di Valtournenche). Si trattava di un individuo (maschio), giunto presumibilmente sul posto come “autostoppista”. Considerata la quota assai elevata del luogo (2000 m s.l.m.) si è esclusa la possibilità di un insediamento del coleottero giapponese, confermata dall’assenza di successive catture in trappola.
Nello stesso anno, il focolaio del Nord Italia si è espanso fino alla provincia di Biella, assai prossima alla Valle d’Aosta, per tale ragione, in 7 comuni valdostani situati a meno di 15 km da tale area, è stata istituita, con Provvedimento dirigenziale (PD) n. 4973 del 30/9/2020, una zona cuscinetto sottoposta alle misure fitosanitarie stabilite dal decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 22 gennaio 2018.
Nell’agosto del 2021 si è verificato il ritrovamento di un individuo (maschio) in una trappola ubicata presso l’autoporto di Pollein, situato a 45 km dal confine della zona cuscinetto valdostana istituita nello stesso anno. Dopo aver incrementato sul territorio comunale il numero delle trappole (che non hanno più catturato) ed effettuato controlli visivi (che hanno dato esito negativo), si è stabilito che, come nell’anno precedente, si era trattato di un ritrovamento accidentale dovuto a trasporto passivo.
Nello stesso anno, con l’avvicinamento al confine valdostano della zona infestata piemontese, la zona cuscinetto ubicata nel territorio valdostano è stata estesa, con PD n. 6557 dell’8/11/2021, ad altri 8 comuni della bassa Valle (quella più prossima al Piemonte), per un totale di 13 comuni interessati dalle misure fitosanitarie.
Nel 2022, a partire dalla metà di luglio, si sono avute ripetute catture in trappole ubicate sia nel comune di Pollein (media Valle), sia nei comuni di Verres e Montjovet (in bassa Valle a ridosso della zona cuscinetto istituita in Valle d’Aosta nel 2021). Il potenziamento delle trappole intorno al comune di Pollein ha consentito di verificare la presenza del parassita in altri 3 comuni confinanti (Saint-Christophe, Quart e Brissogne).
Al contempo, la sorveglianza con uso di trappole associate a ispezioni visive o con sole ispezioni visive (solo per la zona cuscinetto istituita nel 2021), hanno consentito di delimitare una seconda area infestata nei comuni di Donnas, Arnad, Verres e Montjovet.
Situazione ad inizio 2023
A seguito delle attività di monitoraggio realizzate nel 2022 e istituita con Provvedimento dirigenziale n. 6963 del 18 ottobre 2022 è costituita da 2 zone focolaio (una in media Valle nei comuni di: Brissogne, Pollein, Saint-Christophe e Quart, e una in Bassa Valle nei comuni di: Arnad, Donnas, Verres e Monjovet) più un’unica zona cuscinetto comprendente i comuni ubicati entro 15 km dalle suddette zone focolaio e ricadente nell’intero territorio comunale di: Allein, Antey-Saint-André, Aosta, Arvier, Avise, Ayas, Aymavilles, Bard, Bionaz, Brusson, Challand-Saint- Anselme, Challand-Saint-Victor, Chambave, Chamois, Champdepraz, Champorcher, Charvensod, Châtillon, Cogne, Doues, Emarèse, Etroubles, Fénis, Fontainemore, Gaby, Gignod, Gressan, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Hône, Introd, Issime, Issogne, Jovençan, La Magdeleine, Lillianes, Nus, Ollomont, Oyace, Perloz, Pontboset, Pontey, Pont-Saint-Martin, Rhêmes-Saint-Georges, Roisan, Saint-Denis, Saint-Marcel, Saint-Nicolas, Saint-Oyen, Saint-Pierre, Saint-Rhémy-en-Bosses, Saint-Vincent, Sarre, Torgnon, Valsavarenche, Valpelline, Valtournenche, Verrayes, Villeneuve.
Mappa dell'area delimitata ad inizio 2023 (due zone infestate e una zona cuscinetto)
Attività anno 2023
Monitoraggio
Nel corso del 2023 le attività realizzate nelle due zone focolaio sono state finalizzate alla valutazione dell'intensità delle popolazioni degli adulti e all'osservazione delle curve di volo attraverso l'installazione di 20 trappole (Funnel trap) di cui 10 trappole nella zona focolaio della Bassa Valle e le altre 10 nella zona focolaio della Media Valle. Le trappole sono state controllate settimanalmente fino alla data del loro ritiro.
L'installazione delle trappole è avvenuta tra il 5 e il 7 giugno e la disinstallazione a metà ottobre.
Di seguito sono riportate le mappe con la posizione delle trappole installate nei focolai della Bassa Valle e della Media Valle
Posizione delle trappole installate nel 2023 nel focolaio in Bassa Valle
Posizione delle trappole installate nel 2023 nel focolaio in Media Valle
Risultati monitoraggio con trappole attrattive nella zona focolaio in Bassa Valle
7 giugno 2023 - Installazione delle 10 trappole
21 giugno - Prima cattura
21 luglio - Picco di presenza con 521 catture
21 settembre - Ultima cattura (1 individuo)
1261 adulti catturati durante la stagione
Curva delle catture - Bassa Valle 2023
Risultati monitoraggio con trappole attrattive nella zona focolaio in Media Valle
5 giugno – installazione delle 10 trappole
26 giugno - Prima cattura
21 luglio - Primo picco di presenza con 31 catture
14 agosto - Secondo picco di presenza con 36 catture
25 settembre - Ultima cattura
226 adulti catturati durante la stagione
Curva delle catture - Media Valle 2023
Nelle due zone focolaio sono state inoltre effettuate 18 ispezioni visive durante l'estate e 6 rilievi nel terreno per la ricerca di larve di cui 3 per ogni zona focolaio, effettuate queste ultime durante l'autunno eseguite secondo il documento tecnico ufficiale n. 38 del Servizio Fitosanitario Nazionale.
Le ispezioni visive per la ricerca di adulti sulla vegetazione hanno sempre dato esito negativo. Sono state osservate rare rosure su piante erbacee nel comune di Donnas. Non sono stati evidenziati danni sulle piante ospiti presenti nelle zone infestate.
Nella zona focolaio della Bassa Valle sono state campionate 4 larve di cui una è stata identificata appartenente alla specie Popilia japonica. I sopralluoghi effettuati nel focolaio della Media Valle hanno dato tutti esito negativo.
Nellazona cuscinetto sono state effettuate 132 ispezioni visive secondo le procedure di esecuzione definite sulla base dell'EPPO standard PM9/21 (1) seguite in autunno da 4 rilievi per la ricerca delle larve nel suolo.
Nei controlli visivi in area cuscinetto sono stati esclusi i territori in altitudine e le aree boscate.
Superficie totale ispeziona oggetto di monitoraggio si è ridotta a 203 km2 (vedi mappa).
La zona cuscinetto di 15 km di raggio è stata suddivisa in 3 fasce concentriche, la prima più prossima alla zona infestata di 5 km e le altre due di 5 km ciascuna; all’intera zona è stata sovrapposta una griglia di celle esagonali di 5,41 km2 e all’interno di ogni cella sono state programmate tre visual.
Sono state effettuate complessivamente 132 visual che hanno dato esito positivo nei comuni di Pont-Saint-Martin, Issogne e Hône. Le ispezioni nel comune di Bard hanno tutte esito negativo essendo circoscritto da comuni infestati è stato compreso anche esso nella zona focolaio istituita a fine 2023 insieme ai suddetti 3 comuni.
Zona cuscinetto monitorata nel 2023
Nella zona indenne che comprende l'area ricadente in 7 comuni in Alta Valle sono state installate 2 trappole per la cattura degli adulti (in vigneto) e sono state realizzate 3 ispezioni visive. Il monitoraggio sia attraverso l'impiego di trappole sia con ispezioni visive ha dato sempre esito negativo.
Posizione delle trappole installate nel 2023 nella zona indenne
Al termine delle indagini svolte sul territorio regionale nel corso del 2023 si sono aggiunti alla zona focolaio della Bassa Valle i 4 comuni di Bard, Pont-Saint-Martin, Issogne e Hône. La zona focolaio della Media Valle e zona cuscinetto rimangono invariate rispetto al 2022.
Ad oggi risultano presenti 55 comuni in zona cuscinetto, 12 comuni nelle due zone infestate e 7 comuni in zona indenne.
Di seguito la mappa con la situazione aggiornata dell'area delimitata a fine 2023.
Situazione a fine 2023
Aggiornamento 2023 dell’area delimitata e applicazione delle misure di contenimento per Popillia japonica
Con PD 6578 in data 6 novembre 2023 rettificato con provvedimento 7068 in data 20/11/23 è stata aggiornata l’area delimitata a seguito delle indagini svolte nell’anno 2023 e definite le misure di contenimento.
Di seguito si riporta il dispositivo del provvedimento 6758/2023 con le opportune rettifiche:
IL COORDINATORE DEL DIPARTIMENTO AGRICOLTURA
IN VACANZA DEL DIRIGENTE DEL STRUTTURA CONSORZI DI MIGLIORAMENTO
FONDIARIO, CONSORTERIE E PRODUZIONI VEGETALI
DECIDE
1. di aggiornare l’area delimitata per la presenza di “Popillia japonica” Newman in Valle d’Aosta ai sensi del DM 22 gennaio 2018 di seguito elencata e rappresentata nella cartografia allegata al presente atto che ne costituisce parte integrante e sostanziale:
Zona infestata - intero territorio comunale dei comuni di: Arnad, Bard, Brissogne, Donnas, Hône, Issogne, Montjovet, Pollein, Pont-Saint-Martin, Quart, Saint-Christophe, Verrès;
Zona cuscinetto - intero territorio comunale dei comuni di: Allein, Antey-Saint-André, Aosta, Arvier, Avise, Ayas, Aymavilles, Bionaz, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Challand-Saint-Victor, Chambave, Chamois, Champdepraz, Champorcher, Charvensod, Châtillon, Cogne, Doues, Emarèse, Etroubles, Fénis, Fontainemore, Gaby, Gignod, Gressan, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Introd, Issime, Jovençan, La Magdeleine, Lillianes, Nus, Ollomont, Oyace, Perloz, Pontboset, Pontey, Rhêmes-Saint-Georges, Roisan, Saint- Denis, Saint-Marcel, Saint-Nicolas, Saint-Oyen, Saint-Pierre, Saint-Rhémy-en- Bosses, Saint-Vincent, Sarre, Torgnon, Valsavarenche, Valpelline, Valtournenche, Verrayes, Villeneuve;
1 bis. di prendere atto che la delimitazione del territorio valdostano determina la definizione di una zona cuscinetto che ricade nei seguenti comuni della Svizzera: Bourg- Saint-Pierre, Evolène, Val de Bagnes;
2. di revocare il provvedimento dirigenziali n. 6963/2022, sostituendolo con il presente atto;
3. di applicare nei comuni infestati da “Popillia japonica” e nella zona tampone le disposizioni previste dagli articoli 6, 7, 8, 10 e 11 del decreto del DM 22 gennaio 2018 e altre eventuali misure di contenimento previste dagli articoli 12 e 14 del suddetto DM;
4. di applicare, nel caso di violazione delle suddette prescrizioni, le sanzioni amministrative pecuniarie previste dall’articolo 55 del d. lgs. 19/2021;
5. di dare atto che l’adozione del presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale.
Normativa di riferimento in vigore:
Europea
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/1584 DELLA COMMISSIONE del 1 agosto 2023 relativo a "misure per prevenire l'insediamento e la diffusione di Popillia japonica Newman e a misure per l'eradicazione e il contenimento dell'organismo nocivo in questione all'interno di determinate aree delimitate nel territorio dell'Unione
Nazionale
Decreto ministeriale 22 gennaio 2018 “Misure d’emergenza per impedire la diffusione di Popillia japonica Newman nel territorio della Repubblica italiana”.
Regionale
Provvedimento dirigenziale n. 6578 del 06/11/2023 e n. 7068 del 20/11/2023
Pubblicazioni:
Popillia japonica: - Italian Outbreak menagement
Galleria immagini (Fonte Settore Fitosanitario della Regione Piemonte)
Adulti di Popillia japonica Adulto di Popillia japonica Larve di Popillia japonica Adulto di Popillia japonica Erosione su vite Danno su susino Danni su betulla Danni su mirtillo gigante Danni su vite Erosioni fogliari su melo Erosioni fogliari su melo Erosioni su ciliegio nano Danni su susino regina claudia bianca Danni su filare di vite Danni su vite