La Flavescenza dorata è una malattia epidemica della vite provocata dal fitoplasma Grapevine flavescence dorée phytoplasma. I fitoplasmi sono microorganismi procarioti affini ai batteri, ma privi di parete cellulare, che non possono sopravvivere a contatto con l’aria, ma restano perennemente confinati nelle piante ospiti o nel corpo del vettore specifico. La trasmissione dei fitoplasmi e delle malattie da essi provocate avviene attraverso insetti dotati di apparato boccale pungente succhiante. Nel caso della Flavescenza, il vettore è lo Scaphoideus titanus (Ball).
Le infezioni di Flavescenza dorata determinano alterazioni nel metabolismo della vite che comportano modificazioni degli organi vegetativi (arrossamenti, ingiallimenti, ispessimenti delle lamine fogliari, ecc.) Il danno più grave è la perdita di produzione della vite. In casi estremi si può arrivare anche alla morte della pianta.
In considerazione dell'aggravamento e dei danni causati dall'organismo nocivo, il Ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste ha ridefinito le misure fitosanitarie dei emergenza e con DM 06/06/2023 ha abrogato il precedente decreto di lotta obbligatoria 31 maggio 2000 e ha emanato l'Ordinanza n. 4 del 22/6/2023 (G.U. 12/08/2023, n. 188) del Direttore del Servizio fitosanitario centrale recante: "Misure fitosanitarie di emergenza per il contrasto di "Grapevine flavecence dorée phytoplasma" atte ad impedirne la diffusione nel territorio della Repubblica italiana" che a sua volta è stata applicata in Valle d'Aosta con Provvedimento dirigenziale n. 6579 del 6 novembre 2023.
COME RICONOSCERE LA FLAVESCENZA DORATA
I sintomi possono essere confusi con la malattia detta legno nero o bois noir, altra fitopatia che, a differenza della Flavescenza, non è oggetto di lotta obbligatoria. Per ottenere una diagnosi sicura occorre sottoporre le piante sintomatiche ad analisi di laboratorio.
Gli organi interessati dai sintomi sono i grappoli, i tralci e le foglie. I sintomi possono essere specifici o aspecifici: aspecifici sono lo stentato germogliamento, la presenza di gemme cieche, lo stentato sviluppo fogliare e il disseccamento delle infiorescenze o dei grappolini. Sono, invece, sintomi specifici gli arrossamenti o ingiallimenti delle foglie – chiamati genericamente giallumi – che si manifestano verso il mese di luglio o, in annate particolarmente calde e siccitose, anche a partire da metà giugno.
Principali obblighi per i viticoltori nelle zone focolaio
- Estirpare tempestivamente qualsiasi pianta che presenti sintomi sospetti di flavescenza, anche in assenza di analisi di conferma.
- Eseguire uno o più trattamenti contro “Scaphoideus titanus”, sulla base delle indicazioni dell'Ufficio servizi fitosanitari.
- Denunciare immediatamente all'Ufficio servizi fitosanitari di questo Assessorato ogni caso sospetto di flavescenza nei vigneti di propria competenza.
La cura delle piante malate non è tecnicamente possibile, poiché il fitoplasma responsabile della malattia non può essere combattuto con l’uso di fitofarmaci. Le piante malate devono essere estirpate e distrutte.
Il vettore della Flavescenza, lo Scaphoideus titanus (Ball), è una cicalina che si nutre della linfa della vite senza provocare danni apparenti alle piante. Per ridurre il rischio di diffusione della malattia occorre innanzitutto abbattere le popolazioni di Scaphoideus con l’uso di insetticidi, anche biologici. L’insetto, come risulta dai monitoraggi, è presente nei vigneti della Valle d’Aosta con popolazioni che variano per intensità da zona a zona.
MISURE obbligatorie da adottare in Valle d'Aosta per il contrasto di Flavescenza dorata della vite
ZONE DELIMITATE PER FLAVESCENZA DORATA (FOCOLAIO E TAMPONE) PRESENTI IN VALLE D'AOSTA
Nel 2006 si è verificato il primo ritrovamento di Flavescenza su barbatelle. Gli interventi di lotta e profilassi imposti con l’applicazione del decreto di lotta obbligatoria nel 2007 hanno consentito di eradicare tali focolai, ma nel 2012 Flavescenza è stata ritrovata nel comune di Gressan e da allora la malattia è in espanzione nei vigneti della Regione Valle d'Aosta.
Sulla base dei monitoraggi condotti annualmente dall'ufficio servizi fitosanitari regionale, con provvedimento dirigenziale n. 6579/2023 sono state individuate, in applicazione all'Ordinanza n. 4 del direttore del Servizio fitosanitario centrale di recente approvazione le zone focolaio per Flavescenza dorata, e le relative zone tampone e definite le misure di lotta alla fitopatia.
Di seguito è riportata la mappa con le zone delimitate (focolaio e tampone) per la Valle d'Aosta con il suddetto PD 6579/2023.