Des Saints et des Hommes. Images des saints dans les Alpes à la fin du Moyen Age è il titolo di un progetto espositivo internazionale, al quale partecipa la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta, che è stato inaugurato il 3 maggio 2013 presso il Château des ducs de Savoie di Chambéry.
Nato nell’ambito del programma di cooperazione internazionale Sculpture médiévale dans les Alpes, l’importante iniziativa vuole valorizzare lo straordinario patrimonio storico-artistico dei territori alpini attraverso la visione di pregevoli opere di scultura lignea risalenti ad epoca medievale, accompagnate da preziose oreficerie e dipinti. L’apertura quasi simultanea di cinque esposizioni tra Aosta, Susa, Annecy, Ginevra e Sion, ha consentito al visitatore di percorrere nell’estate 2013 quella regione corrispondente all’Antico Ducato di Savoia e di riscoprire la profonda identità culturale che accomuna i due versanti alpini, seguendo il tema comune della devozione ai santi nel Medioevo analizzato negli aspetti artistici e iconografici ma anche storici e sociali.
Nell’ambito di questa ricerca, a ogni museo è stato affidato il compito di indagare un soggetto particolare affinché il visitatore possa apprezzare le peculiarità e le differenze locali ma nello stesso tempo comprendere la straordinaria ricchezza e complessità del panorama storico-artistico dell’epoca. Queste le mostre proposte:
A Sion al Musée d’Histoire du Valais la mostra Saint et politique. Sculptures médiévales dans les Alpes focalizza l’attenzione sulla devozione a san Maurizio, patrono di Casa Savoia, e a san Teodulo, primo vescovo della diocesi svizzera.
A Ginevra il Musée d’art et d’histoire allestisce presso la sede di Maison Tavel Ferveurs médiévales che analizza le figure di san Pietro e delle sante più venerate sul territorio quali Barbara, Maria Maddalena, Caterina e Margherita.
Ad Annecy, il Musée-Château con l’esposizione Feux sacrés sviluppa il tema del culto a sant’Antonio.
Aosta, presso il Museo del Tesoro della Cattedrale, la mostra Sacerdoti, vescovi, abati. Santi protettori delle valli alpine tra arte e devozione, illustra l’evoluzione e la diffusione del culto di tre santi particolarmente legati ai territori alpini, san Grato e sant’Orso per la Valle d’Aosta e sant’Eldrado per la valle di Susa.
Il Museo diocesano di Susa che, in collaborazione con il Museo Nazionale Svizzero di Zurigo, presenta con l’esposizione Santi e viaggiatori le figure dei santi Bernardo, Gottardo e Cristoforo.
Il progetto espositivo dispone di un catalogo a stampa comune in due lingue e sarà promosso anche dal posizionamento di pannelli illustrativi alla casa franco-italiana del colle del Moncenisio e all’Ospizio del Gran San Bernardo.
Sacerdoti, vescovi, abati. santi protettori delle valli alpine tra arte e devozione
Venerdì 28 giugno 2013 al Palazzo Vescovile di Aosta, è stata inaugurata l’esposizione Sacerdoti, vescovi, abati. Santi protettori delle valli alpine tra arte e devozione, allestita all’interno del Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta.
L’iniziativa si inserisce in un progetto espositivo più ampio, dal titolo Des Saints et des Hommes. Images des saints dans les Alpes à la fin du Moyen Age, nato nell’ambito del programma di cooperazione internazionale Sculpture médiévale dans les Alpes, che ha visto nei mesi di maggio e giugno l’apertura simultanea di altre cinque esposizioni a Susa, Sion e Ginevra, Annecy e Chambéry. La Valle d’Aosta è presente a queste mostre con 11 sculture lignee raffiguranti figure di santi, quali Maurizio, Antonio, Teodulo e Margherita, provenienti da diverse parrocchie.
L’esposizione di Aosta illustra, mediante pregevoli opere di scultura lignea, di oreficeria e dipinti risalenti ad epoca medievale, l’evoluzione e la diffusione del culto di tre santi particolarmente legati ai territori alpini, san Grato e sant’Orso per la Valle d’Aosta e sant’Eldrado per la Valle di Susa. Il percorso espositivo si snoda in Cattedrale a partire dalla cappella di San Grato, posta nella navata meridionale, per proseguire negli spazi del Museo del Tesoro, valorizzati dalla presenza di notevoli opere provenienti dal Tesoro della Collegiata di Sant’Orso, dalle parrocchie di Antagnod, Aymavilles, Saint-Vincent, dall’Abbazia della Novalesa in Valle di Susa e dal Musée d’Art et d’Histoire di Conflans (Albertville).
La mostra è stata aperta dal 29 giugno al 22 settembre 2013.
Informazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura
Soprintendenza per i beni e le attività culturali
Tel. 0165272853