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Guardie particolari giurate
Guardie particolari giurate
DOMANDE FREQUENTI
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Chi è la Guardia Particolare Giurata?
La qualifica di guardia giurata particolare viene riconosciuta dal Prefetto a coloro che intendono esercitare un'attività di vigilanza e custodia su beni mobili o immobili (guardie particolari alle dipendenze di istituti di vigilanza autorizzati o di privati).
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E’ necessario frequentare un corso di formazione per aspiranti guardie particolari giurate (GPG) prima dell’assunzione presso un istituto di vigilanza privata?
No. Non è richiesta l’attestazione di un corso abilitante per il rilascio dell’autorizzazione prefettizia. La prima formazione e l’aggiornamento professionale periodico delle GPG devono essere comunque garantite dai titolari degli Istituti di vigilanza stessi (Decreto del Ministro dell’Interno n. 269 del 1° dicembre 2010), prima dell’immissione in servizio. Eventuali corsi di tale natura frequentati – a spese del partecipante - non possono costituire titolo professionale automaticamente abilitante alla professione di guardia particolare giurata né sono richiesti dal Prefetto ai fini della nomina.
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Quali sono i requisiti per diventare Guardia Particolare Giurata?
Le guardie particolari giurate devono possedere i seguenti requisiti (art. 138 del R.D. 18/06/1931 n. 773, Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza - TULPS):
1) essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell'Unione europea;
2) avere raggiunto la maggiore età ed avere adempiuto agli obblighi di leva;
3) sapere leggere e scrivere;
4) non avere riportato condanna per delitto;
5) essere persona di ottima condotta politica e morale;
6) essere munito della carta di identità;
7) essere iscritto alla cassa nazionale delle assicurazioni sociali e a quella degli infortuni sul lavoro.
Si applicano inoltre le disposizioni dettate in via generale per le autorizzazioni di polizia dall'art. 11 del TULPS.
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Quali sono le Autorità/Istituzioni competenti al rilascio del decreto di nomina?
La qualifica di guardia particolare giurata (GPG) viene riconosciuta dal Prefetto, mediante rilascio di apposito decreto di nomina, a coloro che intendono esercitare, alle dipendenze di istituti di vigilanza (art. 134 TULPS) o di privati proprietari di beni (art. 133 TULPS), un'attività di vigilanza e custodia su beni mobili o immobili. In Valle d’Aosta, le funzioni di Prefetto sono attribuite al Presidente della Regione.
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A chi devo presentare l’istanza per il rilascio del decreto di nomina di GPG?
La domanda per il rilascio o il rinnovo del decreto di GPG, in bollo da euro 16,00, deve essere presentata, dal titolare dell'Istituto di vigilanza o dal privato proprietario dei beni da vigilare, firmata dal rappresentante Legale (es. il Presidente) dell'Istituto o dell'Ente e controfirmata per accettazione dall'interessato, all'autorità prefettizia della provincia ove la guardia sarà destinata ad operare. In Valle d’Aosta le funzioni di Prefetto sono attribuite al Presidente della Regione, la struttura organizzativa competente è: AFFARI DI PREFETTURA, P.zza della Repubblica n. 15, 11100 Aosta, telefono 0165 274955.
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Che cos’è la tabella dei compiti?
E’ la descrizione particolareggiata dei servizi (compiti) che la GPG dovrà svolgere.
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Quand’è che la GPG può formalmente iniziare a lavorare?
La GPG di prima nomina sarà ammessa all'esercizio delle funzioni solo dopo:
il rilascio del decreto di nomina da parte del Prefetto, previa valutazione dei requisiti previsti dall’art. 138 del R.D. 18.06.1931 n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza);
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aver prestato giuramento, ai sensi dell'art. 250 R.D. 06/05/1940 n. 635 (Regolamento per l'esecuzione di TULPS), davanti al Prefetto o ad un suo delegato;
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il superamento da parte della guardia, con esito positivo, di un apposito corso teorico-pratico formativo organizzato dall’istituto di vigilanza interessato (DM 269/2010, Allegato D, Sezione I^, paragrafo 1.c Assunzione ed immissione in servizio delle guardie particolari giurate ed il paragrafo 1.e Formazione delle guardie particolari giurate).
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Nel caso in cui la guardia particolare giurata debba svolgere l'attività di servizio armato cosa deve fare?
Il servizio di vigilanza può essere svolto armato o non armato. In caso di servizio armato, se ne sussistono i presupposti, il Questore rilascia alla GPG la licenza per il porto d'armi (porto di pistola), a tassa ridotta, con validità biennale. La relativa domanda di rilascio o rinnovo deve essere sottoscritta direttamente dall'interessato e presentata unitamente all'istanza di rilascio o rinnovo della qualifica di GPG alla struttura Affari di prefettura della Presidenza della Regione che provvederà ad inoltrarla, per l'istruttoria di competenza, ai preposti uffici della Questura.
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Quali sono i tempi per il rilascio del decreto di nomina di GPG (ed eventualmente anche del libretto di porto d’arma)?
90 giorni, escluse le sospensioni per la richiesta di pareri.
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Quali sono i tempi per il rinnovo del decreto di GPG?
30 giorni, escluse le sospensioni per la richiesta di pareri.
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Qual è la validità del decreto di GPG?
2 anni.
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Qual è la validità della licenza di porto d’arma.
2 anni.
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Qual è la validità del libretto di porto d’arma?
6 anni.
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La GPG può essere un lavoratore autonomo?
No, dev’essere un lavoratore dipendente, assunto da un Istituto di vigilanza o da un privato.
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Visto che il decreto di nomina delle guardie giurate ha validità biennale il contratto di assunzione della guardia deve avere una durata minima non inferiore a due anni?
No, la guardia può essere assunta anche per periodi inferiori a 2 anni. Sarà però onere del titolare dell'istituto di vigilanza informare l'autorità prefettizia dello scadere del rapporto lavorativo, riconsegnando il decreto di nomina della guardia cessata dal servizio e l'eventuale licenza di porto d'armi.
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Le guardie giurate sono autorizzate all'uso delle manette nel caso debbano procedere a porre in stato di fermo una persona? Cosa si può utilizzare in sostituzione?
Il servizio delle guardie particolari giurate e le sue modalità di esecuzione sono posti sotto la diretta vigilanza del Questore. Ciò posto, la qualifica di guardia giurata non comporta lo svolgimento di funzioni di agente di polizia giudiziaria e pertanto tali operatori non dispongono di poteri di intervento e di coercizione fisica diversi da quelli accordati a tutti i consociati dall'art. 383 del codice di procedura penale. Di conseguenza, pur non essendovi un espresso divieto normativo è comunque inopportuno che le guardie giurate vengano dotate ed utilizzino le manette. Per gli stessi motivi, è di tutta evidenza che niente altro può essere utilizzato in sostituzione.
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