La valutazione d’incidenza: una misura preventiva per la conservazione della biodiversità

La Valutazione d’incidenza (VINCA) è un procedimento di carattere preventivo al quale deve essere sottoposto qualsiasi programma/progetto/intervento o attività che potrebbe generare interferenze negative a carico di habitat e specie Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti.

La procedura di VINCA è definita all’interno dell’art. 6 della Direttiva 92/43/CEE o Direttiva Habitat. In generale l’articolo 6 contiene le disposizioni che disciplinano la conservazione e la gestione dei siti Natura 2000, attraverso il mantenimento o il ripristino di habitat e specie in uno stato di conservazione soddisfacente e determina il rapporto tra conservazione e attività socio-economiche, tenendo conto delle esigenze economiche, sociali, culturali e regionali, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.

Ai sensi della Direttiva Habitat la Valutazione di Incidenza rappresenta lo strumento individuato per conciliare le esigenze di sviluppo locale e il raggiungimento degli obiettivi di conservazione della rete Natura 2000.

Normativa

In ambito nazionale, la Valutazione di Incidenza viene disciplinata dall'art. 5 del DPR 8 settembre 1997, n. 357,“Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche.(S.O. alla G.U. n. 248 del 23 ottobre 1997)”

La VINCA è inoltre integrata, ai sensi dell’art. 10, comma 3, del D.lgs. 152/06 e s.m.i , nei procedimenti di VIA e VAS. Nei casi di procedure integrate VIA-VIncA, VAS-VIncA, l’esito della Valutazione di Incidenza è vincolante ai fini dell’espressione del parere motivato di VAS o del provvedimento di VIA che può essere favorevole solo se vi è certezza riguardo all'assenza di incidenza significativa negativa sui siti Natura 2000.

La Regione Valle d’Aosta ha disciplinato la VINCA con la legge n. 8/2007 “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione autonoma Valle d'Aosta derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Attuazione delle direttive 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Legge comunitaria 2007”. 

A fine 2019 la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per l’adozione delle nuove “Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE "HABITAT" articolo 6, paragrafi 3 e 4” che contengono le indicazioni tecnico-amministrativo-procedurali per l’applicazione della Valutazione di Incidenza e rappresentano un documento di indirizzo,  di carattere interpretativo e dispositivo, finalizzato a rendere omogenea, a livello nazionale, l’attuazione della VINCA.

La VINCA in Valle d’Aosta

Con la DGR n 1718 del 30 dicembre 2021 - “Approvazione, ai sensi dell’articolo 7 della l.r. 8/2007, del recepimento delle linee guida nazionali per la valutazione di incidenza. Revoca della Deliberazione della Giunta regionale n. 970 in data 11 maggio 2012” - la Giunta regionale ha approvato il recepimento delle Linee guida nazionali e la nuova modulistica.

Le linee guida contengono tutte le informazioni tecnico-ammnistrative necessarie per l’applicazione della VINCA, in particolare:

- gli aspetti normativi e di interpretazione dell’art. 6 della Direttiva “Habitat”; le definizioni e le disposizioni di carattere generale per la procedura di VIncA, il quadro di riferimento nazionale per l’integrazione della valutazione di incidenza nei procedimenti di VIA e VAS.

- l'articolazione della procedura di VINCA nei tre livelli progressivi denominati rispettivamente:

• Livello I: Screening;
• Livello II: Valutazione appropriata;
• Livello III: deroga ai sensi dell’art 6.4 della Direttiva “Habitat”;

- le Misure di Compensazione: illustrazione delle condizioni stabilite dall’art. 6.4 della Direttiva 92/43/CEE, degli elementi relativi ai criteri di verifica dei motivi imperativi di rilevate interesse pubblico (IROPI), delle modalità di individuazione ed attuazione delle idonee misure di compensazione, nonché i chiarimenti relativi alla verifica delle stesse ed al processo di notifica alla Commissione europea.

Allegati alla DGR 1718 del 30 dicembre 2021

• Allegato B - Modulo per lo screening di incidenza per il proponente: format predefinito la cui compilazione è a cura del proponente del P/P/I/A; deve contenere tutte le informazioni tecniche relative al P/P/I/A utili alla descrizione esaustiva e alla contestualizzazione della proposta presentata;
• Allegato C - Modulo per lo screening di incidenza per il valutatore: format predefinito che permette al valutatore di verificare l’esaustività delle informazioni e la completezza della documentazione tecnico-progettuale fornita dal proponente e di inserire le informazioni generali riguardo al sito/i Natura 2000 utili alla valutazione e alla conclusione della fase di screening.

Tempistiche

• Lo screening di incidenza deve concludersi entro 30 giorni dalla data di avvio del procedimento;
• La Valutazione di Incidenza Appropriata deve concludersi entro 60 giorni dalla data di avvio del procedimento.

Validità temporale del parere di screening

• Il parere di screening ha validità di 5 anni, fatti salvi i casi nei quali è espressamente prevista una durata più breve, in considerazione della dinamicità ambientale degli ecosistemi o degli habitat interessati, o più ampia nei casi nei quali il parere sia riferito a Piani pluriennali. Nei casi di procedura integrata VIA-VIncA, si applica quanto previsto dall’art. 25, comma 5 del D.lgs 152/2006 e s.m.i.. Per le varianti di P/P/I/A è fatto obbligo al proponente di presentare istanza di verifica all’Autorità competente per la VIncA che potrà confermare il parere reso oppure richiedere l’avvio di una nuova procedura.