«Eccola… la mia terra, la mia valle… l’aria di casa che già inizia a profumare di neve…». MEGALIÒ respirava a pieni polmoni e, a occhi chiusi, sorrideva felice di essere tornato a GrandePietra nonostante il velo di tristezza per aver lasciato MEGALISE.
«La casa non sarà più la stessa senza di lei, vero? Dovremo abituarci», gli disse MEGALIE quasi leggendogli nel pensiero. Ma solo per pochi attimi capo MEGALIÒ indugiò in teneri ricordi: «È adulta! Ed ora è moglie di un futuro capo! Dobbiamo essere fieri di lei, MEGALIE !».
«Ecco mio marito…», chiosò lei ammiccando.
Giunti alle porte del villaggio vennero accolti dal popolo in festa. Il fedele GIUSTAPIETRA attendeva MEGALIÒ per aggiornarlo su quanto accaduto in sua assenza.
«GIUSTAPIETRA! Amico mio, saggio consigliere! Ebbene, ti ascolto… Mi sembri corrucciato, anche più del solito! Qualcosa ti preoccupa? Racconta!».
«Capo, sai che vado dritto al punto! Alcuni giorni fa ci sono giunte notizie assai funeste. I mercanti di passaggio mormoravano e si lamentavano del prezzo della nostra pietra verde. All’ennesima lamentela sono intervenuto personalmente chiedendo informazioni. Ebbene, a quanto pare i GranRoccia del mare si stanno muovendo per controllare le vie commerciali tra le Alpi e la costa applicando prezzi bassissimi per attirare i mercanti!».
«Ma siamo impazziti!!», tuonò MEGALIÒ, «I GranRoccia! Non vogliono proprio capirla, eh?! Già mio padre aveva avuto problemi con loro! Aveva dovuto persino ricorrere alle armi, ma alla fine i confini erano stati riconosciuti. Loro devono limitarsi alla costa e già non è poco! In più controllano il grande fiume che dal mare risale verso nord: un fiume grande e facilmente navigabile… Cosa pretendono? I passi di montagna sono sotto il nostro dominio!».
«Certo capo, ma… c’è una falla… purtroppo non possiamo fidarci di un certo, ehm…“alleato” che tanto alleato non è…».
«I PietraPiatta!! Sempre loro, maledetti! Proprio non vogliono rispettare i patti! E poi io non dovrei ostacolarli?! Ha un bel dire BÈRIO, ma questi capiscono solo il linguaggio delle armi! Hai saputo, immagino, che TINA ci ha seguiti fino a GranLastra cercando, con l’inganno, di avvelenarci tutti, vero?! Sono furioso!».
«Sì, capo… Mi è stato riferito. È a dir poco incredibile! Forse dovremmo anche noi ricorrere alle capacità di LYTHIA …».
«No! Gli dei e le forze della natura non vanno disturbati per questi scopi! La stessa LYTHIA si opporrebbe, anzi, si offenderebbe se venisse chiamata per tali questioni! LYTHIA è una saggia, una sapiente, capace di leggere i segni del cielo e della terra: è uno spirito eletto e nobile che non può e non deve abbassarsi ai livelli di TINA! Vorrà dire che ci prepareremo allo scontro!».
«Ecco, infatti, a questo proposito, devo informarti che un nostro carico importante diretto al mare che avrebbe dovuto raggiungere la grande isola dei PedraLongasè stato attaccato dai GranRoccia e…».
«Cosa?! Ma non c’era una scorta di armati? Mandiamo via i carichi preziosi così? Ma siamo impazziti?!!». MEGALIÒ era fuori di sé.
«Capo, no, gli armati c’erano, ma… loro erano davvero tanti. Purtroppo solo uno dei nostri è sopravvissuto all’imboscata ed è riuscito a tornare… Si tratta di MEZZAPIETRA, uno dei nostri più validi guerrieri, già reduce da diverse battaglie. Vorrebbe parlarti.».
«MEZZAPIETRA?! Ma certo! Cosa aspetti?! Fallo entrare immediatamente!».
L’andatura claudicante, le numerose ferite, il volto attraversato da profonde cicatrici e, dopo quest’ultima battaglia, persino un braccio tagliato di netto! MEZZAPIETRA era uno dei migliori e, malgrado fosse già avanti con gli anni, continuava ad avere un coraggio, un ardore e una forza fisica degni di un ragazzo. Ne aveva viste davvero tante, MEZZAPIETRA, e aveva sempre dimostrato la sua lealtà a costo della vita.
MEGALIÒ gli andò incontro e lo abbracciò. «MEZZAPIETRA… cos’è successo?».
«Capo MEGALIÒ… ti assicuro che abbiamo combattuto come orsi! Ma i GranRoccia erano troppo numerosi… e non erano da soli! Erano affiancati da armati PietraPiatta! Li ho riconosciuti dai tatuaggi! I GranRoccia, poi, sono inconfondibili: pur non essendo molto alti, usano un copricapo imponente, una sorta di elmo completamente ricoperto di decori variopinti! Si vedono solo gli occhi… attaccano all’improvviso e combattono con una ferocia inaudita! Io, ahimè, ci ho rimesso un braccio. Questo è stato davvero il mio ultimo combattimento».
«I PietraPiatta, invece, lo sai, sono molto alti e segaligni; sanno solo rubare e tendere tranelli perché si muovono con incredibile rapidità e destrezza! A volte non si riesce nemmeno a vederli perché sanno mimetizzarsi perfettamente tra gli alberi! Sfruttano la magia, i poteri di TINA, la loro malvagia sciamana… Credo che, se non fosse per lei, sarebbero mediocri: in realtà non sanno nemmeno tenere in mano un pugnale! Maledetti!».
«MEZZAPIETRA, sei vivo ed è questo ciò che conta! Rimarrai accanto a me come gran conoscitore delle tecniche di guerra e fine stratega! La misura è colma! GIUSTAPIETRA, MEGALITO, iniziate a radunare tutti gli uomini in armi! GrandePietra ha bisogno dei suoi eroi!».