IL MATERIALE INORGANICO
Molti rifiuti, differenziati con la raccolta e opportunamente trattati possono essere riutilizzati facilmente: ne è un esempio l'alluminio, che viene avviato al recupero infinite volte senza mai perdere le sue caratteristiche originali.
ALLUMINIO INDISTRUTTIB
di Nadia Gozzi
L'alluminio è uno dei metalli più utilizzati per la realizzazione di oggetti di uso comune quali casalinghi, imballaggi, complementi d'arredo, ma anche per componenti elettroniche di elettrodomestici, termosifoni, ecc.
Il suo uso sempre più crescente è dovuto alle numerose proprietà che lo contraddistinguono.
Esso è innanzitutto uno degli elementi più abbondanti presenti sulla terra (il terzo dopo l'ossigeno e il silicio).
È inoltre più leggero di metalli come rame e acciaio, più resistente alla corrosione e facilmente lavorabile a basse ed alte temperature, proprietà che consentono di utilizzarlo per ottenere oggetti diversi, con le forme più disparate.
Le sue alte conducibilità elettrica, termica e sonora lo rendono adatto alla costruzione, rispettivamente, di conduttori ad alto voltaggio, di contenitori termici e di alcuni strumenti musicali.
Il fatto che sia amagnetico (è sufficiente avvicinarlo ad una calamita per osservare che non ne è attratto),
ne consente invece l'uso per la produzione di apparecchi come radio, radar o stereo.
Oltre a queste applicazioni, l'alluminio è utilizzato per la produzione di imballaggi i quali, rispetto a quelli realizzati in altri materiali, offrono una serie di vantaggi:
. hanno un ottimo rapporto resistenza/peso e quindi garantiscono la massima protezione dei beni trasportati con l'aggiunta di un peso minimo a quello del prodotto e conseguente riduzione dei costi di trasporto;
. essendo molto resistenti alla corrosione assicurano la conservazione dei prodotti e costituiscono una barriera impermeabile contro agenti esterni (umidità, luce, agenti contaminanti, ecc.), evitando l'alterazione di odore, sapore o colore del contenuto;
. permettono lunghi periodi di stoccaggio senza compromettere la qualità della merce che conservano, perché l'alluminio è chimicamente neutro, igienico e atossico e garantisce un consumo energetico minimo nel caso di contenitori freddi e caldi;
. sono facilmente personalizzabili ed hanno un buon impatto estetico, come dimostrano le scelte effettuate da molti consumatori.

Raccolta e riciclo
L'alluminio può essere riciclato completamente senza perdere per questo le sue caratteristiche originali, e infinite volte, per questo i suoi imballaggi sono una fonte di materia prima inesauribile, con conseguenti benefici per l'ambiente.
È possibile differenziare negli appositi contenitori tutti gli imballaggi domestici come lattine, scatolette, bombolette che riportano il simbolo AL, mentre bisogna invece conferire all'isola ecologica rifiuti ingombranti quali vecchie reti, ferri da stiro, lavatrici o frigoriferi che, prima di essere avviati alle fonderie, vengono smontati e suddivisi nei vari componenti costituiti da materiali eterogenei.
Il riciclo dell'imballaggio permette anche un notevole risparmio di minerali e di energia.
Per produrre 1 kg di alluminio estraendolo dalla bauxite, che è il principale minerale da cui viene ricavato e le cui le riserve attualmente conosciute si stima siano sufficienti a produrlo per oltre 1000 anni, sono necessari 14/16 kWh ; riciclandone gli imballaggi occorrono solo 0.7/0.8 kWh di energia e si risparmia quindi il 95% di energia rispetto al partire dal minerale.
L'alluminio raccolto in modo differenziato viene avviato in appositi centri di stoccaggio e qui viene lavato, pressato in balle e mandato alle fonderie per iniziare una nuova vita.
In Italia il consumo interno effettivo di imballaggi metallici è pari a 457.000 tonnellate di cui:
. 400.000 tonnellate di acciaio;
. 57.000 tonnellate di alluminio.
Il recupero dell'alluminio ha permesso di intercettare il 30% di quanto viene prodotto, ma il consumo di lattine è in Italia tra i più bassi; infatti il consumo annuo pro capite è pari a 26 pezzi/ab x anno, contro i 62 della Germania, i 96 della Svezia, i 119 della Gran Bretagna e i 400 degli Stati Uniti.
Da quanto osservato, emerge chiaramente l'importanza di differenziare i rifiuti e di gestirli in forma eco-compatibile, attraverso una programmazione di interventi che investano tutto il ciclo del prodotto.
E questo significa non solo differenziare i rifiuti, o incoraggiare forme di riutilizzo, riciclo e recupero di materia prima ed energia alla fine del ciclo di vita dei prodotti, ma anche e soprattutto intervenire alla fonte, diminuendone la produzione.
   
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