IL MATERIALE INORGANICO
"I designers possono contribuire a rallentare il degrado dell'ambiente più degli economisti, dei politici, delle imprese e anche degli ambientalisti". Alastair Fuad-Luke
RICICLO E DESIGN
di Nadia Gozzi
"Bulborundum" di Luca Pancrazzi, tratto dal catalogo della mostra "Glassway".Esiste un modo di fare arte da poco teorizzato, ma già diventato tendenza: si tratta dell'eco-design.
Come dice la parola questa forma espressiva propone un design ecologico per un futuro sostenibile.
Ma in che cosa consiste esattamente?
Il concetto di eco-design è di trasformare materiali di recupero, naturali e non, per creare oggetti di uso comune.
Il pezzo creato può essere un mobile, un gioiello, un accessorio per signora o qualsiasi oggetto la fantasia suggerisca all'artista. I prodotti di partenza possono spaziare da vecchi pneumatici a bottiglie di vetro, da fogli di carta a pezzi di gomma. Qualsiasi materiale riesce a cambiare aspetto, perché l'originalità di questa arte è proprio quella di valorizzare la forma ottenuta, indipendentemente dal materiale usato, persino arrivando ad ottenere graziosi gioielli partendo da materiali "poveri".
Naturalmente questa forma di arte non è nuova, lo sono solo i materiali di partenza, i prodotti delle nuove tecnologie: gli artigiani di una volta usavano materiale reperito in loco per realizzare i loro oggetti, con un design tutto ecologico dal prodotto di partenza a quello di arrivo, un vero e proprio bio-design. Ma per eco-design intendiamo oggi anche forme espressive che si avvalgono di scarti di produzione industriale o di oggetti dismessi, anche in materia plastica, l'essenziale è che il risultato sia di impatto ambientale modesto.
In questa arte quello che conta è l'estro dell'artista.
E in Italia ci sono molti artisti di talento in questo settore, specializzati in scuole in cui si studia questo tipo di forma espressiva.
Molti di loro lavorano per aziende che possono così proporre oggetti realizzati con materiali di recupero e risparmiare in materie prime e produzione.
Questi designers lavorano per progettare materiali, prodotti e servizi che soddisfino i bisogni dell'uomo, ma senza esaurire le risorse naturali e artificiali, non arrecando danno all'ecosistema e non limitando perciò la possibilità di scelta delle generazioni presenti e future.
Naturalmente ci sono delle regole da seguire. Bisogna sfruttare risorse rinnovabili, consentire la separazione dei componenti dei prodotti alla fine del loro ciclo di vita, eliminare eventuali sostanze tossiche o pericolose, utilizzare materiali reperibili in loco. Si coniugano così tutela dell'ambiente, sostenibilità economica ed estro creativo.
Fra i materiali il vetro e la carta sono i più usati.
Il vetro perché è un materiale bello e a disposizione di tutti; inoltre, poiché può essere tagliato in diverse maniere, permette che se ne sfruttino la luce e i riflessi, per creare forme di luce e contrasti.
La carta, materiale ecologico per eccellenza, perché di facile manipolazione: la sua fragilità e la sua breve durata la rendono ideale per la realizzazione di soluzioni adatte al nostro stile di vita usa e getta.
L'eco-design diventa quindi una soluzione di difesa dell'ambiente sul lungo periodo e, nell'immediato, un'opportunità di impiego per i giovani artisti che vi si possono dedicare anche se non supportati da un'adeguata sponsorizzazione economica. E non avendo bisogno di materiali ricchi tutti possono dire la loro.
   
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