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Pordenone: Convegno Tecnico Internazionale. Soccorso avanzato in acque fredde.
Il 28 febbraio, presso la sala consiliare della provincia, a Pordenone, il Corpo valdostano dei vigili del fuoco ha partecipato al convegno tecnico internazionale “Soccorso avanzato in acque fredde. Ipotermia: ai confini della vita”, organizzato dal Comando provinciale Vigili del Fuoco di Pordenone, in collaborazione con la Provincia e con il Patrocinio della regione Friuli Venezia Giulia.
“L´ipotermia o assideramento è una condizione clinica in cui la temperatura corporea di un individuo scende significativamente al di sotto del suo valore normale al punto da ostacolare il metabolismo. Si inizia a parlare di ipotermia quando la temperatura scende al di sotto dei 35 °C (95 °F). Scendendo ancora, al di sotto dei 32 °C (90 °F) le condizioni metaboliche diventano critiche e, se non si interviene per alzare la temperatura, mortali. Una temperatura corporea sotto i 27 °C (80 °F) è quasi sempre letale, ma esistono casi riportati in letteratura medica di individui (in genere bambini molto piccoli) sopravvissuti anche a temperature corporee di 14 °C (57.5 °F).” (Fonte Wikipedia)
L’evento si è articolato in due momenti: la mattina, prevalentemente dedicata alle esperienze maturate in questo campo dai vigili del fuoco nel soccorso di superficie e subacqueo, e il pomeriggio, dedicato agli aspetti medici del problema ipotermia.
Il convegno si è basato sulle sperimentazioni condotte principalmente dalle specializzazioni del Soccorso portuale, dei Sommozzatori e del Soccorso acquatico dei vigili del fuoco e su considerazioni mediche di personale specializzato in materia di ipotermia. In particolare il 17 febbraio a Les Iles di Brissogne si è svolta un’esercitazione organizzata dalla Direzione regionale Piemonte e dal Corpo valdostano dei vigili del fuoco il cui obiettivo è stato la simulazione del recupero di un ipotetico pericolante in acque fredde o ghiacciate tramite i dispositivi di soccorso base dell’operatore dei vigili del fuoco. Particolarità dell’evento valdostano è stata la sperimentazione di nuove metodologie di salvataggio e il monitoraggio dei soccorritori da parte del personale sanitario. Quest’ultimo era incaricato di monitorare i parametri fisici di tutti gli operatori impegnati nel recupero sia prima che dopo le operazioni in condizione di forte stress fisico.
Le conclusioni tratte dalle esperienze analizzate durante la giornata di convegno serviranno agli enti di soccorso partecipanti per migliorare o riesaminare le cosiddette POS (Procedure operative standard) dei nuclei di soccorso acquatico.
CE184/2009/AC
Aosta, 2 marzo 2009