Su due rocce inclinate di pietra scistosa sono visibili delle incisioni preistoriche e i cosiddetti "scivoli delle donne", testimonianza di un antico rito legato alla fertilità femminile. Al centro della roccia principale si trova un masso erratico alto circa 2 m, attorno al quale si raggruppa la maggior parte delle incisioni. Sul lato ovest sono presenti almeno 18 coppelle e un motivo a reticolato di circa 60x80 cm. Sul lato nord, invece, si trova una figura enigmatica, lunga circa 1,20 m, per ora unica nel suo genere nell'ambito del'arte rupestre alpina. Si tratta di un elemento centrale formato da 2 linee parallele dalle quali si dipartono delle propaggini serpentiformi. Le incisioni sono realizzate con la tecnica della "martellina", ovvero picchiettando ripetutamente la roccia con una punta in pietra che funge da scalpello e con una pietra più grossa utilizzata come martello. Le raffigurazioni sono difficilmente databili, sia per il fatto di essere simboliche, sia per la mancanza di un contesto archeologico, anche se è possibile effettuare dei confronti con esempi simili in Valle d'Aosta e nel resto dell'arco alpino.
Alla luce di questi dati si può attribuire il sito di Bard all'incirca all'Età del Rame (metà IV - fine III millennio a.C.). Per quanto riguarda gli scivoli, questi appartengono ad un'epoca successiva, dal momento che hanno parzialmente cancellato le figure a cui sono sovrapposti.