Pianificazione territoriale
La pianificazione dei parchi deriva da un’attenta lettura del territorio.
PIANIFICAZIONE NEL PNGP
di Patrizia Vaschetto
Servizio tecnico e pianificazione Parco Nazionale Gran Paradiso.
La pianificazione dei parchi ha la propria legittimazione a partire dalla legge quadro sulle aree protette n. 394 del 1991, che all’art. 12 definisce le finalità e le caratteristiche del piano del Parco.
Le esperienze innovative e i dibattiti scientifici e culturali a livello nazio­nale e internazionale hanno arricchi­to l’impostazione metodologica, per calare il processo di piano nel con­testo specifico di ogni area protetta, con la sua storia e il suo patrimonio di conoscenze scientifiche e di azioni di tutela.
Nel caso del Gran Paradiso il punto di partenza è stato il valore esemplare delle sue risorse naturali e una storia importante di gestione conservativaValsoana. e di monitoraggio del territorio; co­stituiscono un altro riferimento pro­gettuale lo sviluppo diseguale del paesaggio culturale e la richiesta di nuove politiche di valorizzazione; le peculiarità fisiche e ambientali sug­geriscono modelli di sviluppo turi­stico legati alla straordinarietà della natura, ad una fruizione basata sul relax, il silenzio, la mobilità dolce, le escursioni con le guide professio­niste, l’accoglienza nel paesaggio co­struito tradizionale e l’offerta di tipi­cità nell’artigianato e nella ricettività.
“Meno vincoli, più progetti” : così è stato sintetizzato l’approccio metodo­logico, intendendo un orientamento gestionale che, a partire dal sistema di vincoli già in vigore, produca politi­che attive di uso e manutenzione del territorio e il miglioramento delle con­dizioni di vita delle comunità locali.
Nella costruzione del piano il primo passo è stato l’analisi e l’ interpreta­zione degli elementi del territorio (usi del suolo, aree di importanza fau­nistica e vegetazionale, agricoltura, infrastrutture, qualità paesistica…) evidenziandone i punti di forza e di debolezza; le carte di analisi hanno costituito il nucleo del sistema infor­mativo territoriale del Parco. Conte­stualmente è stato avviato il confron­to con i piani urbanistici e territoriali vigenti per la verifica della recipro­ca coerenza. Per quanto riguarda la pianificazione comunale esistente, in molte realtà ormai consolidata, il Piano del Parco non produce stra­volgimenti. Le zone urbanizzate, corrispondenti allo 0.28% dell’area protetta, seguiranno nel dettaglio le previsioni dei piani regolatori co­munali, che continueranno a definire l’organizzazione degli interventi e le possibilità edificatorie.
È stata avviata fin da subito la fase di partecipazione e di consultazione, finalizzata a raccogliere le attese e i progetti in corso e favorire la parteci­pazione delle comunità locali e degli interlocutori economici e sociali.
Il Piano contiene la proposta di zo­nizzazione e la relativa disciplina, gli indirizzi di gestione, i piani e iAutunno in Valsavarenche. pro­getti attuativi di valorizzazione e svi­luppo locale, scaturiti dalle richieste emerse dai Comuni nelle fasi di con­sultazione.
La zonizzazione consente di diver­sificare le regole, più stringenti nel­le parti di territorio dove prevale la conservazione e coordinate con gli strumenti urbanistici locali nelle zone urbanizzate.
La zonizzazione deriva dall’attenta lettura del territorio e in particolare tiene conto degli attuali usi del suolo. Per quanto riguarda il versante val­dostano, le zone corrispondono ai sistemi ambientali del Piano Territo­riale Paesistico.
L’area del Gran Paradiso coincide con un sito di interesse comunitario (SIC/ZPS IT1201000) e il piano del parco ha anche valore di piano di gestione, ovvero le misure e le norme del piano del parco consentono di mantenere in efficienza e proteggere gli habitat e le specie riconosciute nel sito.
Al progetto del piano del Parco è sta­ta affiancata la redazione del Piano Pluriennale Economico e Sociale e del Regolamento, in modo da garan­tire l’integrazione dei tre strumenti di gestione previsti dalla legge quadro.
Il Piano Pluriennale Economico e Sociale (PPES) è lo strumento prin­cipale per la promozione economica e sociale e lo sviluppo sostenibile; le indicazioni del PPES riguardano sia l’interno dell’area protetta sia l’area esterna che ricade nei Comuni del Parco. Comprende cinque proget­ti strategici che sono: Fare impresa; Creare qualità; Promuovere il territo­rio; Un territorio per la ricerca; Fare comunità.
L’approvazione del Piano da parte del Consiglio direttivo del Parco nel dicembre 2009, previa acquisizione del parere favorevole della Comunità del Parco, e la successiva trasmissione alle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta (per l’iter di adozione e successiva approvazione) alla conclusione del processo renderà pienamente efficace la pianificazione dell’ area protetta.
La documentazione completa di Pia­no, PPES e Regolamento è presente sul sito del Parco nazionale Gran Pa­radiso, www.pngp.it.
 
 
 
Nota:
il Piano del Parco, il PPES e il Regolamento sono stati redatti da un gruppo di professionisti incaricati, con il coordinamento dell’arch. Federica Thomasset, in collaborazione con l’Ente Parco.
   
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