L’ultimo numero di Environnement del 2012 è un numero speciale dedicato ad un settore di attività strategico dell’Assessorato, la pianificazione territoriale.
Le trasformazioni del territorio dal dopoguerra ad oggi hanno subito una vera e propria accelerazione dovuta alla forte crescita socio-economica del periodo. Il dato che meglio rappresenta l’entità di questo fenomeno è il consumo di suolo generato dall’espansione delle zone edificate e delle dotazioni infrastrutturali.
Ed è proprio da questo dato che si deve partire per definire strategie di governo del territorio che, improntate a criteri di sviluppo sostenibile, sappiano fare sintesi di diversi aspetti, ambiente, paesaggio, sviluppo. Il territorio, infatti, non è solo il supporto fisico-geografico delle attività umane, ma rappresenta soprattutto il luogo di relazioni ambientali, culturali, sociali ed economiche, dalle dimensioni sempre più ampie che chiedono di essere valutate nella prospettiva di area vasta.
È importante ricordare che la nostra Regione, grazie al proprio Statuto speciale, ha potestà legislativa primaria nel settore urbanistico e di gestione del territorio.
Quando, nel mese di aprile 1998, il Consiglio regionale approvò a distanza di pochi giorni il Piano Paesistico Territoriale della Valle d’Aosta e la nuova legge urbanistica (l.r. n.11) era cosciente della complessità del lungo processo di formazione che, in dieci anni, aveva portato a predisporre questi due fondamentali strumenti della pianificazione del territorio regionale, ma non poteva raffigurarsi quanto complesso e articolato sarebbe stato il percorso di recepimento dei nuovi strumenti da parte di tutti i livelli di governo del territorio.
Gli obiettivi enunciati dal PTP cui si devono adeguare i piani regolatori, possono così riassumersi: mantenimento e valorizzazione del paesaggio, contenimento del consumo dei suoli e riduzione del tasso di trasformazione del territorio agricolo e naturale, mantenimento della montagna insediata, recupero del patrimonio edilizio storico e riuso di aree già urbanizzate, ricerca di equilibrio nello sviluppo dei diversi settori economici. Sono questi gli elementi che, accompagnati da una nuova sensibilità politica, devono portare il territorio regionale ad essere gestito secondo i principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Se tutti i Comuni valdostani hanno avviato già da tempo il processo di adeguamento dei propri strumenti urbanistici al PTP e alla legge urbanistica, ad oggi circa due terzi hanno avviato (22 già concluso) il percorso di approvazione delle loro varianti.
Stiamo quindi oggi vivendo una fase in cui i Comuni sono divenuti parte attiva nel portare a termine l’iter di approvazione dei loro piani, ciò che permette di poter prospettare la conclusione dell’intero processo entro i prossimi due anni.
Buona lettura e buon 2013!