Cittadini
europei, mettiamoci in gioco
settembre
2005
Chers
lecteurs / Agnese Molinaro
Éditorial
/ Giovanna Sampietro
Educare
al pensiero interculturale, per una cittadinanza attiva nell'Europa dei
popoli / Teresa Grange Sergi
Una riflessione sulla dimensione europea
dell’educazione può assumere molteplici direzioni di sviluppo,
in coerenza con la complessità dell’oggetto “educazione”
e con le sfaccettate proprietà della connotazione “europea”.
Proponiamo qui due prospettive che integrano le sollecitazioni istituzionali
e la specificità pedagogica dei processi formativi, e che possono
pertanto suscitare considerazioni e ipotesi capaci di orientare le scelte
degli insegnanti in sede di programmazione didattica. La prima si riferisce
agli obiettivi comuni per la costruzione dell’Europa dell’istruzione
e della formazione di qualità entro il 2010; la seconda si richiama
a una finalità generale di sviluppo della cittadinanza intesa come
assunzione consapevole di responsabilità verso sé e verso
gli altri.
Cittadino europeo? Sì,
ma... / Lucilla Chasseur
Cittadinanza italiana? Francese? Tedesca? Non
più: l’obiettivo per il futuro è una cittadinanza
europea multiculturale. Ma i giovani cosa ne pensano? Gli studenti del
triennio del Liceo Scientifico Bérard di Aosta, interpellati sull’argomento,
hanno dato risposte davvero interessanti.
Il gioco come dispositivo formativo
permanente / Andrea Bobbio
L’autore dimostra come, dal Romanticismo
in poi, la pedagogia riconosce al gioco una valenza formativa multiforme
e complessa che contribuisce alla formazione integrale dell’uomo.
Il gioco al tempo della globalizzazione
/ Stefano Vitale
Niente come il gioco ci restituisce il senso
di un’appartenenza globale ad un insieme più vasto. L’atto
ludico rappresenta una struttura complessa, una pluralità di esperienze
che sollecita capacità progettuali e mette in gioco l’affettività
e le conoscenze di ogni giocatore. Non si può fare a meno del gioco.
Edutainment:
educazione e gioco in ambienti interattivi / Carlo Infante
Manca ancora una strategia
educativa capace di contestualizzare il gioco interattivo e di riequilibrare
la grande offerta di videogame e di consolle che attraggono le nuove generazioni.
Se l'interattività non sarà solo intesa come un “cliccare
a vanvera”, ma come una nuova forma d'interazione sociale e cognitiva,
saremo in grado di giocare l'opportunità della società dell'informazione,
per non esserne giocati.
I tempi in cui l'insegnante si
metteva in gioco / Franco Passatore
Un testo che ha il senso di un “amarcord”.
Racconta una storia che oggi non c'è più negli stessi termini,
ma che pensiamo sia utile conoscere. Certo non si confronta, se non in
controluce, con la realtà di oggi, ma ha un valore storico ed educativo
talmente straordinario da perdonargli questa assenza. Sapere che la riflessione
pedagogica partì nelle tiepide notti di Champorcher e che la teoria
lì elaborata avrebbe aperto successivamente a tante scuole italiane
ed europee le strade della sperimentazione e della verifica del “lavoro
teatrale nella scuola”, ci riempie di orgoglio e un po’ ci
emoziona.
Dalle 8 alle 9, quando il gioco
si fa libero / AAVV
É imparando a giocare che si diventa
grandi.
Il gioco consente al bambino di fare prova di indipendenza e di libertà,
e costituisce la prima occasione di sperimentare i valori pratici e morali,
i ruoli e le attese sociali. Osservando i bambini mentre giocano si intuiscono
le modalità con cui apprendono.
Giochiamoci l'Europa / Maria
Grazia Ratti
Un progetto Comenius tra sette scuole dell’obbligo
partner alla scoperta dei giochi all’aperto. Un primo passo verso
l’educazione dei futuri cittadini europei.
Coopération et apprentissage
par le jeu / Françoise Malique
Des jeunes Tsiganes et voyageurs jouent, échangent,
apprennent et gagnent : les suites du projet Comenius “ Tsiganes
à l'école ”.
La dimensione europea nell'insegnamento
della storia / Benedetto Maffezzini
Le devoir de mémoire par
delà les frontières / Beatrice Feder - Giuliana Guichardaz
Il tema della Shoah, per il significato che
assume nella formazione del concetto di cittadinanza nelle giovani generazioni,
ha permesso di scoprire l’intreccio profondo tra la storia e la
memoria, nell’ottica della costruzione dei valori fondanti e condivisi
nell’Unione Europea.
Chabod e l'idea
di Europa / Antonella Dallou - Daria Pulz - Donatella Corti
“La storia dell'idea di Europa attraverso
la riflessione di Federico Chabod”: primi esiti della sperimentazione
dell'ipertesto sulle origini storiche dell'identità europea, realizzato
dall'Istituto Storico della Resistenza e destinato alle scuole secondarie
di secondo grado. Le voci delle insegnanti e degli studenti.
Per una cultura del gioco / Pierre
Simon Dalbard
Perché la passione per un gioco può
riunire persone su siti, forum in internet o in associazioni? Il giovane
autore, ci introduce in questo mondo sconosciuto ai più, fatto
di tornei, incontri e convention e, dopo aver presentato diverse tipologie
di giochi, spiega perché le manifestazioni che favoriscono gli
incontri tra giocatori siano molto apprezzate in Italia e all’estero.
Un concorso che mette in gioco
/ Valeriano Gialli
Da un ricordo di liceo di Valeriano Gialli,
l’ideazione di un concorso che, anno dopo anno, invita i ragazzi
alla lettura e all’ascolto della musica. Uno degli aspetti più
interessanti dell’iniziativa è che, attraverso la lettura
pubblica, si creano momenti intensi di condivisione di gusti e amori letterari.
Si spera che alle prossime edizioni partecipino classi di tutti gli Istituti
superiori valdostani.
I Convegni di settembre
Come giocavamo / Sandra Barberi
Riflessioni sul significato di una mostra
Giochi dell'oca per... / Margherita
Barsimi - Fulvio Vergnani - Gianfranco Maccaferri
Due giochi dell’oca per scoprire aspetti
geografici e ambientali della nostra regione, due iniziative culturalmente
e didatticamente interessanti.
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