Sul territorio valdostano sono censiti cinquantanove bivacchi, prevalentemente di proprietà di diverse Sezioni del CAI, ma anche di privati e di Società di Guide alpine.
Mentre per i rifugi è operativa, ormai da anni, una legge regionale che contribuisce alle spese sostenute dai gestori per lo smalti-mento dei rifiuti, nessuna azione in tal senso è stata mai finanziata per i bivacchi, lasciando quindi esclusivamente all'arbitrio degli alpinisti e dei proprietari tale incombenza.
Con il passare degli anni, soprattutto presso i ricoveri più datati, alcuni ormai obsoleti, unitamente a tassi di utilizzo molto elevati, si sono venute a creare delle situazioni critiche per le quali si è ritenuto opportuno attivare un progetto pilota di pulizia ambientale. A tal fine, l'Assessore regionale al Territorio, Ambiente e Opere pubbliche Franco Vallet -promotore dell'iniziativa- ha istituito lo scorso gennaio un apposito gruppo di lavoro formato da rappresentanti degli assessorati competenti
-del territorio e del turismo- e da rappresentanti dell'Unione valdostana Guide di alta montagna e del CAI - Delegazione regionale Valle d'Aosta e Commissione centrale rifugi e opere alpine.
Si è così proceduto congiuntamente alla definizione degli interventi, attraverso la disamina delle criticità segnalate dalle sezioni territoriali delle Guide alpine valdostane.
Nei periodi maggio/luglio e settembre/ottobre 2001 si provvederà quindi al riassetto interno ed esterno di trenta bivacchi, prevalentemente situati nella zona di Cogne (10), del Monte Bianco (9) e del Cervino (6). Gli interventi saranno attuati dalle Guide alpine (due per ogni turno), con il supporto operativo dei proprietari delle strutture stesse.
In alcuni casi, con il contributo del CAI e dei Comuni interessati, si provvederà anche alla sostituzione di materassi, coperte, reti, recuperando così tutto ciò che risulti obsoleto.
Per il trasporto ditale materiale e per riportare a valle i rifiuti raccolti -in maniera differenziata, merita specificarlo- ci si avvarrà dell'elicottero a disposizione della Protezione civile.
Infine, all'interno di tutti i bivacchi della Regione saranno posizionati degli allestimenti informativi in abete laminato, nell'intento di sensibilizzare gli alpinisti al rispetto dell'ambiente, scritti in italiano, francese, inglese e tedesco. Questo programma ambientale, concreto e ambizioso nello stesso tempo, sarà riproposto anche per l'anno 2002, nell'ottica di intervenire su tutte le strutture presenti, magari tentando anche lo smantellamento di quelle ormai inutilizzate.
Quanto sinora svolto è già comunque un buon risultato: in particolare per quanto attiene all'aver riunito insieme, intorno ad un tavolo, interlocutori tra loro diversi, ma che hanno a cuore la montagna e il suo sviluppo sostenibile.
Il progetto "Il mio Bivacco- Mon Bivouac" sarà presentato agli operatori e alla stampa sabato 30 giugno, presso il Rifugio Bertone a Courmayeur, in presenza dei rappresentanti degli Enti sostenitori.