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Piani di risanamento acustico delle imprese
Il piano di risanamento acustico è quel piano che le imprese devono presentare al comune, per ognuno degli insediamenti con emissioni sonore da adeguare ai limiti stabiliti dalla normativa vigente, così come previsto dall'articolo 15, comma 2, della legge n.447/1995“Legge quadro sull'inquinamento acustico” e dalla Legge regionale 9/2006, abrogata e sostituita dalla L.R. 20/2009.
I piani di risanamento acustico indicano le caratteristiche e l’entità dei rumori generati in relazione alle attività svolte e alle sorgenti sonore utilizzate, gli effetti acustici provocati nelle aree circostanti, l’individuazione e la descrizione dei ricettori presenti in tali aree, gli obiettivi, le modalità e le priorità del risanamento. Inoltre, specificano la scansione temporale dei singoli interventi di bonifica, indicano termini certi per l’adeguamento complessivo, e precisano indicatori oggettivi, da utilizzare per la verifica del raggiungimento degli obiettivi, nonché la stima degli oneri finanziari occorrenti e l’incidenza della spesa sull’Impresa proponente.
Legge regionale 20/2009 - Art. 6 Piani di risanamento acustico delle imprese
Entro sei mesi dall’approvazione o dall’adeguamento da parte dei comuni della classificazione acustica, le imprese la cui attività comporta emissioni sonore in ambienti esterni rispetto a quelli sede dell’attività medesima devono verificare la rispondenza delle proprie sorgenti sonore ai valori limite di emissione relativi all’ambiente circostante.
A seguito della verifica del superamento dei valori limite di emissione o della segnalazione del comune conseguente a rilievi eseguiti dallo stesso o dall’ARPA, le imprese la cui attività determina emissioni sonore nell’ambiente circostante devono predisporre, nei sei mesi successivi all’accertamento, piani di risanamento acustico.
I piani di risanamento acustico predisposti dalle imprese sono soggetti all’approvazione dei comuni interessati, relativamente agli aspetti di compatibilità con gli strumenti urbanistici vigenti e l’uso del territorio in atto.