Particolare della trincea di scavo
Nel corso di un recente sopralluogo eseguito in località Saint-Jacques di Ayas, frazione Les Fusines, è stato individuato un sito di notevole importanza scientifica, si tratta di un laboratorio artigianale datato al XII secolo.
Durante l’esecuzione di una trincea a mezzo meccanico per la posa di un tratto di acquedotto privato sono stati messi in luce tratti di strutture e piani di frequentazione riferibili ad un edificio conservato al di sotto del piano di campagna moderno.
Particolare della trincea di scavo, con gli elementi lignei in evidenza
Ad avvalorare il ritrovamento, due fattori in particolare. Da un lato la presenza di una grande quantità di scarti di lavorazione di vasi in “pietra ollare”, presenti all’interno dei depositi che sigillano la demolizione dell’edificio; dall’altro l’eccezionale conservazione nel terreno di travi lignee, disposte sia in verticale che in orizzontale, con incastri a tenone e mortasa, talvolta zeppate con “torsoli” in pietra ollare, inerenti strutture interne all’ambiente di non facile attribuzione funzionale. L’associazione con alcune scorie ferrose permette forse l’ipotesi di un edificio destinato almeno in parte alla fusione del minerale di ferro (da cui la coincidenza con il toponimo), tuttavia non può essere trascurata l’abbondanza di avanzi di tornitura, che nel solo tratto oggetto scavo non stratigrafico assommano a quasi mille elementi.
Parte dei residui di tornitura in pietra ollare recuperati
Esempio dell’utilizzo “moderno” degli scarti di tornitura
A seguito dell’importanza del ritrovamento si è deciso, in accordo e con la fattiva collaborazione del Comune di Ayas, di procedere ad una immediata datazione dei legni rinvenuti mediante dendrocronologia. Il risultato conferma l’interesse del sito: si tratta di larici abbattuti, e lavorati, tra il 1126 e il 1127 d.C.
Particolare di una delle travi lignee
L’importanza di Saint-Jacques-des-Allemands e dell’intera alta Valle d’Ayas, del resto, non è certo acquisizione recente. Il sito si configura, a livello non solo regionale, ma anche nazionale e transalpino, come uno dei principali contesti di estrazione e lavorazione di vasi in cloritoscisto, attività perdurata dalla tarda antichità al primo medioevo. Sulla base dei notevoli accumuli di materiale frutto di scarto di tornitura, ancora oggi visibili nelle murature delle abitazioni, nei selciati, o semplicemente affioranti dal terreno, si può affermare che a Les Fusines fosse dislocato un laboratorio per la produzione di tali contenitori, la cui diffusione, in Valle d’Aosta e non solo, costituisce un settore di ricerca in corso di approfondimento.
Sebbene la trincea sia stata prontamente documentata e richiusa al fine di non creare problematiche di sicurezza, nonché per salvaguardare il palinsesto esistente senza comprometterne la conservazione, la qualità dei primi risultati e la potenzialità del sito impongono una seria riflessione sul possibile prosieguo dell’indagine in estensione.