Nell’aprile 2014 sono stati avviati, nel capoluogo regionale, i lavori per la posa del teleriscaldamento. Si tratta di un’operazione complessa sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello della salvaguardia del patrimonio culturale.
L’attenta valutazione preventiva del rischio archeologico, eseguita in sede di progettazione preliminare con il coordinamento della Soprintendenza, ha permesso di abbattere notevolmente il rischio di ritrovamenti che avrebbero potuto ostacolare o ritardare i lavori. In alcuni tratti, infatti, il percorso è stato preventivamente deviato su tracciati più“sicuri” come quelli già utilizzati da precedenti sottoservizi. Dove non si è potuto operare in tal modo è stata garantita una costante vigilanza archeologica: ai sensi delle norme vigenti in materia di tutela tutti i lavori di scavo sono stati condotti con l’assistenza continua sia da parte di personale interno all’Amministrazione regionale, sia da un’équipe di archeologi professionisti incaricati dalla ditta esecutrice, in modo da salvaguardare i ritrovamenti, garantirne la conservazione, la documentazione completa e, nel contempo, agevolare la posa del servizio tecnologico cercando di ridurre al minimo i disagi alla circolazione stradale.
È quindi importante sottolineare che, proprio grazie a questa metodologia basata su operazioni di valutazione preliminare e sulla costante sinergia tra Soprintendenza e ditta, nessun ritrovamento archeologico ha rallentato l’avanzamento dei lavori.
I PRINCIPALI RITROVAMENTI
Nel tratto compreso tra via Torino e via Festaz, in corrispondenza delle mura romane, è stato eseguito un sondaggio preliminare alla posa dei tubi per valutare la presenza e la profondità di strutture antiche. Si è così messo in luce un passaggio voltato in blocchetti di travertino, passante attraverso la fondazione delle mura urbiche, orientato est-ovest, databile alla fase di impianto della città romana (I sec. a.C.) e utilizzato per lo scorrimento dell’acqua. Nell’ottica di tutelare tale importante ritrovamento è stato realizzato un progetto speciale per far transitare all’interno di questo spazio i tubi sovrapposti l’uno all’altro, e non affiancati, come di consueto.
Appena più a ovest, inoltre, è stato intercettato il muro di delimitazione occidentale dell’insula 48 di Augusta Prætoria; altre strutture, inoltre, sono emerse nel corso degli scavi sia lungo via Festaz, sia lungo le vie laterali ad essa afferenti. Sono stati individuati anche alcuni piani d’uso o di frequentazione, che hanno restituito abbondante materiale archeologico.
Sono inoltre venute alla luce altre strutture murarie, appartenenti ad epoche più recenti, tra cui un lungo tratto di muro ottocentesco che delimitava le abitazioni prospicienti via Festaz.
L’ultimazione dei lavori è prevista indicativamente per l’autunno 2014